von mas 26.05.2024 17:00 Uhr

Cento giovani alla Vannetti

C’è chi, poi, sceglie la formazione sanitaria – assistenziale

 

Sono oltre cento i ragazzi che, ogni anno, partecipano ai progetti di volontariato o di alternanza scuola lavoro proposti dall’Apsp Vannetti di Rovereto. Si tratta di un’esperienza che arricchisce il vissuto dei giovani e porta uno straordinario beneficio agli anziani: lo confermano i rappresentanti degli ospiti, che forniscono sempre ottime “recensioni”. Ne beneficia anche il personale, che ha l’occasione di confrontarsi con un’ondata di freschezza e creatività.

Il tutto restituisce un quadro di attenzione al confronto tra generazioni e un concetto di “permeabilità” delle Rsa della Vannetti col tessuto sociale

«Queste – spiegano dalla struttura – sono case aperte, in cui il confronto è vitale e positivo per tutti. È interessante il fatto che, al termine dell’esperienza, qualcuno dei ragazzi sceglie un percorso di formazione in ambito sanitario o socio sanitario».

I nomi dei progetti sono fantasiosi: “Raga” indica Ragazzi, Giovani, Anziani; “Voga” sta per Volontari giovani – anziani; Clessidra (progetto con le Filzi) fa incontrare il passato e la modernità. Per fare un esempio, una delle attività ha coniugato musica e cruciverba e, spesso, sono proprio gli anziani a suggerire l’idea per l’animazione della volta successiva.

A gestire questo impegno sono Renato Zucchelli, responsabile delle attività nell’atrio della “Casa rossa”, Sara Simoncelli “Fontana” per il progetto “VoGa”e Irene Chizzola, educatrice professionale che lavora principalmente sulla sede di Borgo Sacco ed è impegnata da quest’anno sul progetto Raga. Le scuole coinvolte sono il Liceo internazionale arcivescovile, le Filzi, le Barelli, il Don Milani e poi c’è il Convitto, che unisce rappresentanti di tutti gli istituti.

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