Safari Letterario

L’intelligenza artificiale (IA) è stata un tema centrale nella fantascienza, e Isaac Asimov è uno degli autori più noti per aver affrontato questa tematica. Asimov ha coniato le Tre Leggi della Robotica, che sono ancora oggi di ispirazione per la ricerca sull’IA. Nel racconto “Il Correttore di Bozze” (Galley Slave, 1957), Asimov immagina un futuro in cui gli algoritmi e l’IA gestiscono la produzione editoriale. Un correttore di bozze umano si trova a lavorare con un correttore meccanico, un’intelligenza artificiale che analizza e corregge testi. Il conflitto tra l’efficienza della macchina e la sensibilità umana crea una trama avvincente e riflette sul ruolo dell’IA nella nostra società. Nel “La Risposta all’Ultima Domanda” (The Last Question, 1956), sebbene non sia specificamente centrato sull’IA, questo racconto narra l’evoluzione di un supercomputer chiamato Multivac attraverso sette epoche, partendo dal 2061. La domanda centrale è: “Può l’umanità invertire l’entropia dell’universo?” La risposta finale, data dall’IA, è sorprendente e profonda. In entrambi i racconti, Asimov esplora le implicazioni etiche e sociali dell’IA, ponendo domande sulla sua relazione con l’umanità e il futuro della tecnologia.
Queta premessa per introdurre l’operazione “Grande Abbraccio” che spingerà Demiurga, Intelligenza Artificiale Dominante, a sottomettere l’umanità inconsciamente danneggiata e a inseguire trentaquattro Boomer sfuggiti al sistema e di fatto sconosciuti alla “rete” che vorrebbero salvare l’umanità trasmettendo i ricordi della loro giovinezza… Stiamo parlando di un libro che coinvolge e suggestiona con uno stile narrativo che ci riporta alla grande epopea degli Urania, quella collana di fantascienza che ha illuminato ed entusiasmato tante generazioni. Il libro è “L’ora del Baco”, pensato e scritto da Sergio Paoli che dopo aver lavorato per 35 anni nella Polizia di Stato adesso è in pensione e si avventura nel pianeta letterario. Un vero e proprio safari, il suo, dove la trama del suo libro è un incedere nel racconto apparentemente didascalico dove l’intreccio temporale in un viaggio di ricordi trasporta il lettore con un deja vu insistente negli universi paralleli alla riscoperta delle esperienze vissute. L’Intelligenza Artificiale vorrebbe assoggettare gli impavidi trentini, ribelli e intrepidi, Boomer che rischiando un esilio si giocano la partita con Demiurga e le sue imposizioni riversando una serie di racconti in una diretta radiofonica globale.
Le esperienze letterarie dell’autore non sono una novità: ha partecipato a vari concorsi con “Narratori in divisa” e giuria presieduta da Carlo Lucarelli, ha collaborato con il mensile satirico “Così e Cosà” pubblicando diversi racconti oltre ad aver scritto testi per fumetti.
Con “L’ora del Baco” ispeziona, come scrisse Asimov, “il senso della sfida posta all’uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d’oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola”.






