Camminando – Tra acqua e roccia

Percorrendo il sentiero attrezzato Burrone Giovannelli, a Mezzocorona, si percepisce con prepotenza la forza inarrestabile ed inesauribile dell’acqua. Essa, con la sua voce scrosciante, ci accompagna lungo tutta la risalita.
Da subito essa si apre alla nostra vista quando scendendo a picco dalla roccia crea un bacino limpido da dove apre la prima di tre lunghe scale che consentono di risalire il monte di Mezzocorona. Per un lungo tratto l’acqua lascia spazio alla roccia, che si percorrere sempre però accompagnati dal suo suono in lontananza. Poi, quando si entra nell’altro della roccia, il profondo canyion creato dall’acqua ci immerge direttamente nel suo mondo. Ora siamo in balia della sua forza. Attratti dal suo fragore ci inerpichiamo lungo le pareti levigate della roccia, i cui colori e le cui striature si mostrano in una bellezza senza tempo, creata dalla carezza dell’acqua.
E ci incamminiamo, lungo il letto della sua strada, tortuosa. Saltiamo, tra un masso e l’altro lungo il torrente, accompagnati dal canto assordante dell’acqua fino a che non torniamo alla luce del sole. Usciamo di nuovo sul terreno boscoso della montagna, lasciandoci alle spalle l’acqua, fino a quando non raggiungiamo il monte di Mezzocorona e guardiamo la vallata, ora ricoperta di vigneti, un tempo sommersa dalla regina di quella giornata di cammino, l’acqua.






