von mas 16.05.2024 06:45 Uhr

Briciole di Memoria: I tre fratelli Vigl

Consultando le pagine del Foglio Annunzi Legali abbiamo trovato alcune “piccole storie” che riguardano i nostri nonni e bisnonni. Quella di oggi racconta la storia dei tre fratelli Vigl di Wangen am Ritten

La chiesa di San Pietro a Wangen con il cimitero (Immagine Comune di Ritten)

Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.

Oltre a  editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese.     Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione,  minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.

Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia.

La famiglia Vigl del maso Untermigl

Anton Vigl e la moglie Maria Theresia Pichler sono i contadini del Maso Untermigl, nel piccolo comune di Wangen, sull’altopiano del Ritten.  Poche case raccolte attorno alla chiesa di San Pietro ed al suo camposanto, masi sparsi qua e là fra il verde dei prati e dei boschi.  Un luogo idilliaco, a vederlo oggi… ma alla fine del 1800 la vita era molto, ma molto più difficile…

Anton e Maria Theresia si sposano nel 1875 e in pochi anni mettono al mondo dieci figli:  Martin nel 1876, Anna nel 1877, Josef due anni dopo, Alois nel 1881, poi un’altra Anna nel 1883, Peter Paul nel 1884;  Heinrich nel 1887; seguono un bimbo nato morto nel 1888  e Constanza nel 1890; quindi arriva l’ultimo della nidiata, Ignaz che nasce nel 1892.   Alla maggiore età ci arrivano in sei, poi nel 1910 a Gries muore Josef, l’anno dopo se ne va anche Peter Paul.  Quando nel 1914 scoppia la guerra, i fratelli Vigl sono rimasti in quattro: Martin, Alois, Heinrich e Ignaz.

Arruolati all'atto della mobilitazione generale

Di Alois sappiamo poco, ma di certo Martin, Heinrich e anche il più giovane, Ignaz, vengono richiamati subito, con la mobilitazione generale, e in quell’agosto 1914, bagnato di lacrime, tutti e tre salgono sul treno e vanno al fronte, in Galizia.  Sono tutti e tre Kaiserjäger, vestono la stessa identica montura, ma sono inquadrati in tre reggimenti diversi: Martin nel secondo, Heinrich nel quarto, Ignaz nel primo

E dalla Galizia presto arrivano notizie tremende… anzi, non arrivano proprio notizie, il che – forse – è ancora peggio.   Martin, Heinrich e Ignaz non scrivono a casa, non arrivano in licenza; i loro nomi non compaiono sulle liste dei feriti, dei prigionieri, dei morti. La guerra finisce e loro non tornano: sono spariti, volatilizzati, la guerra li ha triturati, masticati, inghiottiti. Di loro non resta nulla.

Li troviamo tutti e tre nel Tiroler Ehrenbuch, quello conservato al Bergisel.  Il loro destino è tutto racchiuso in una parola: Vermisst, disperso. 

Dal Foglio Annunzi Legali

Nell’edizione del Foglio Annunzi Legali pubblicata il 14 febbraio 1920,  appare l’annuncio bilingue dell’avviamento della procedura allo scopo della “dichiarazione di morte di 

  1. Martino Vigl, nato il 26 ottobre 1876
  2. Enrico Vigl, nato il 30 settembre 1887
  3. Ignazio Vigl, nato il 19 maggio 1892

figli di Antonio e Teresa Picher, nati a Wangen, celibi, figli di contadini che, arruolati all’atto della mobilitazione generale nell’esercito, risultano dispersi in Galizia

Il primo, che prestava servizio nel 2. reggimento, e il terzo, che prestava servizio nel 3. reggimetno Cacciatori Tirolesi, risultano dispersi fin dall’epoca dell’arruolamento. Il secondo prestò servizio nel 3. reggimento Cacciatori Tirolesi, e risulta disperso dal 2 maggio 1915

(…) vieve avviata  dietro proposta di Antonio e Giovanni Vigl, beim Untermigl e beim Aichner,   la procedura allo scopo della dichiarazione di morte  dei dispersi   (...)  Martini, Enrico e Ignazio Vigl vengono diffidati a comparire innanzi al sottoscritto giudizio oppure a far conoscere il altra guisa allo stesso la loro esistenza.  Scorso il giorno 1 settembre 1920il giudizio, dietro nuova proposta, deciderà  circa la dichiarazione di morte”

Qualche altra notizia ...

… perchè forse qualcuno dei nostri lettori riesce a ritrovarsi in questa storia.

Come dicevamo, Martin, Heinrich e Ignaz Vigl  in tutti i documenti che abbiamo potuto reperire  risultano celibi, e anche per gli altri fratelli arrivati alla maggiore età non abbiamo notizie di un eventuale matrimonio.

Abbiamo invece trovato un dato in più su Alois Vigl: lui sopravvive alla guerra e si spegne il 9 aprile 1958 – all’età di 77 anni, presso l’ospedale civile di Bolzano.  Pare sia rimasto a vivere a Wangen, probabilmente nel maso di famiglia. Infatti tre giorni più tardi viene sepolto nel piccolo cimitero accanto alla Chiesa di San Pietro.

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