von mas 10.05.2024 09:40 Uhr

Padre Patton: riconciliare la Terra Santa

In Terra Santa servono leadership che lavorino per riconciliare, afferma Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa

Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa

Le ferite causate dalla guerra, l’ipotesi dei due Stati, il ruolo dei cristiani, le vie per arrivare alla pace. Sono i temi toccati da padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, in una lunga intervista rilasciata al direttore editoriale dei media vaticani, Andrea Tornielli, pubblicata in prima battuta su l’Osservatore Romano e in seguito ripresa anche dal portale Vatican News.

“Preghiera e intercessione. Stare, nonostante tutto, in mezzo alle parti che si combattono, per testimoniare l’annuncio pasquale e la consapevolezza che il male è già stato vinto”

“C’è un disagio e una grande difficoltà ad affrontare questi temi anche per noi cristiani di Terra Santa perché ci rendiamo conto benissimo delle sofferenze che ci sono da una parte e dall’altra – si legge tra l’altro nell’interivista –  Ci rendiamo conto delle ragioni e dei torti da una parte e dall’altra. Desideriamo che questa guerra finisca, perché altrimenti il solco di odio ogni giorno diventa più profondo, e rimettere insieme i pezzi dopo sarà davvero molto difficile.”

“Le ferite rimarranno a lungo; per essere risanate avranno bisogno di leadership illuminate, da una parte e dall’altra, che sappiamo lavorare per una riconciliazione. In Europa nel Novecento si sono combattute due guerre mondiali con milioni di morti. Ma poi, invece di combattere per le risorse, si condivisero: questo fu il grande colpo di genio di Schuman, De Gasperi e Adenauer quando decisero di creare la Comunità del carbone e dell’acciaio. È un percorso che ha garantito all’Europa una stagione di pace. In questo momento non vedo la possibilità di far qualcosa di simile in Israele e Palestina, perché non c’è la condivisione dello stesso quadro culturale. L’Europa, bene o male, fino alla metà del Novecento, era un continente che faceva riferimento a valori cristiani e quindi anche ai valori della riconciliazione, della pace, della cooperazione e altri simili. Qui ora ci troviamo di fronte a culture che non sono così dialoganti tra di loro.”

“Quello di cui abbiamo e avremo bisogno nei prossimi tempi, oltre alla vicinanza, sarà anche un sostegno concreto per poter aiutare i cristiani e la popolazione locale di fronte alle difficoltà economiche che la guerra ha portato” – conlcude Padre Patton

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