von mas 10.05.2024 12:30 Uhr

Appena dietro l’angolo: Pot ob žici, Ljubljana

In questi giorni nella capitale slovena, migliaia di persone percorreranno il “Sentiero del filo spinato”, un tracciato  che segue la linea della recinzione eretta nel 1942 dagli occupanti italiani tutto attorno alla città, trasformata così in una prigione a cielo aperto

Immagine: Club Touristi Triestini

La Domenica delle Palme, il 6 aprile 1941, le potenze dell’Asse invasero la Jugoslavia: 5 giorni dopo, ossia il Venerdì Santo, l’11 aprile 1941, l’esercito italiano entrò a Lubiana. La Slovenia, o Dravska banovina come veniva chiamata allora venne occupata a nord (Stiria inferiore, Carinzia slovena e Alta Carniola) dalle forze tedesche, a Est dal Regno di Ungheria (Oltremura) e a Sud dal Regno d’Italia.

Già nel dicembre 1941, vista la crescente ribellione slovena nei confronti dell’occupatore nonché la nascita di un primo movimento di resistenza, l’Alto Commissario Emilio Grazioli e i vertici militari italiani elaborarono un nuovo piano operativo di repressione e controllo territoriale; tale programma venne denominato circolare “3C” a firma del Generale Mario Roatta. Questa circolare venne riassunta in un opuscolo di circa 200 pagine: la lotta e i metodi repressivi che qui vengono descritti sono molto simili a quelli adottati nelle ex colonie.

Con l’obiettivo di spezzare quindi sul nascere qualsiasi ribellione nel modo più rapido ed efficace possibile, gli Italiani iniziarono pure a circondare la capitale, alla fine del febbraio del 1942 con una barriera metallica per isolare letteralmente la città e creando di fatto una mega prigione a cielo aperto. Alla fine del 1942, l’enorme filo spinato era lungo 29.663 metri. La recinzione fece si che Lubiana divenisse un’immensa città-prigione.

L’Esercito di Liberazione riuscì a liberare la città il 9 maggio 1945 – dopo 1.170 giorni di filo spinato e agonia. La popolazione laibacense uscì in massa nelle strade celebrando in maniera solenne il bene più prezioso per l’essere umano, ossia la libertà: vennero organizzate feste, manifestazioni e gite nei dintorni. La rimozione del filo spinato e la demolizione delle trincee e fortezze durò fino all’autunno dello stesso anno.

Per ricordare quegli avvenimenti, da 67 anni a inizio maggio, migliaia di persone camminano lungo il tracciato del filo spinato.  

La prima Marcia ricreativa lungo l’ex filo spinato, in memoria della Lubiana recintata dall’occupatore, fu proposta al primo Festival sloveno per la cultura fisica nel 1957 dal Comitato distrettuale dell’Unione dei combattenti della guerra di liberazione nazionale. Alla competizione che si basava sui fondamentali valori quali resistenza e amistà, parteciparono 74 squadre di cinque membri cadauna (gli uomini fecero 35 km, le donne 8 km) provenienti da varie organizzazioni sociali, sportive, giovanili e delle forze armate. Quello stesso anno il “Sentiero lungo il filo spinato della Lubiana occupata” venne proclamato monumento storico. Si emanò una legge che stabiliva che ogni anno, il 9 maggio, si tenesse una marcia commemorativa lungo la linea dell’ex filo spinato attorno alla città. Da allora l’evento si ripete ogni anno ed è diventato una delle più sentite manifestazioni podistico-commemorative in Slovenia.

L’anello ricreativo attira ogni maggio oltre 30.000 partecipanti di tutte le età e lungo i circa 33 Km sono stati posti 8 punti di controllo, laddove ogni partecipante può collezionare un timbro con la dicitura della località raggiunta. La lunghezza del percorso, l’ora di inizio e di fine è devolta alla scelta individuale:  ognuno con le sue forze percorrerà un tracciato più o meno lungo; è possibile  partire da qualsiasi punto di controllo nell’orario deciso autonomamente. Per coloro che svolgeranno totalmente il tracciato al traguardo spetterà una medaglia

I timbri vengono collezionati su un apposito cartoncino, un tempo disponibile al TIMING Ljubljana prima della marcia una società ricreativo-sportiva con sede nella via Stanič 41, ma oggi direttamente disponibile lungo il percorso.

Quest’anno l’evento si è svolto su più giornate: I bambini più piccoli degli asili di Lubiana sono stati  i primi a percorrere i tratti del percorso storico nella giornata di giovedì; oggi invece è in programma una marcia per le scuole primarie e secondarie, mentre l’evento principale si svolgerà sabato, quando si prevede l’arrivo della maggior parte dei marciatori, e ci saranno anche eventi di corsa – una corsa a squadre di tre partecipanti di 12,5 km e 29 km, e una corsa a tre scolastica.

La corsa a tre non ha un significato agonistico diretto e non ha confronti a livello europeo o mondiale. La chiave è la cooperazione e il cameratismo, poiché  è il tempo del componente più debole della squadra che viene conteggiato come risultato finale del terzetto

Grazie al Club Touristi Triestini, in particolare a Alessandro Sgambati e a Sandi Radmilovich,  per la segnalazione e le informazioni

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