Tradizioni: 6, 7 e 8 maggio, le Rogazioni
Rogazionii in Carnia - Immagine da Cathopedia, elaborazione UT24
La società, un tempo, era consapevole che non poteva dipendere dall’uomo e dalla sua azione il succedersi sereno delle stagioni e le buone condizioni del tempo meteorologico. Per tutto questo, era necessario rivolgersi al Cielo.
“Rogare” significa “invocare, pregare con insistenza, ripetutamente”.
Le “Rogazioni” erano e sono, dove resistono, delle processioni di invocazione per implorare da Dio i beni spirituali e la conservazione e la prosperità delle messi, dei frutti della terra, dell’ambiente stesso.
Le “Rogazioni”, oltre che il 25 aprile, si svolgono nei tre giorni antecedenti la festa dell’Ascensione, nel 2024 il lunedì 6, martedì 7, mercoledì 8 di maggio, visto che la festa cade giovedì 9 maggio.
In tutti i paesi, anche quelli dell’attuale provincia di Trento, esistevano, o esistono ancora, le “croci rogazionali” poste ai limiti dei paesi, ai confini delle parrocchie oppure nelle campagne.
Le processioni rogazionali toccavano tutte queste croci, dove veniva fatta la lettura di un tratto di uno dei vangeli e la benedizione eucaristica solenne su uomini e campagne.