von mas 06.05.2024 11:45 Uhr

Livinallongo, una nuova bandiera per i pompieri

Una festa sentita e partecipata, quella di ieri a Livinallongo: ce ne parla Lorenzo Soratroi

Dopo quasi cent’anni di onorato servizio, sabato 4 maggio, i pompieri volontari di Livinallongo hanno mandato in pensione la vecchia bandiera del distaccamento e benedetto quella nuova.

La festa è cominciata con la sfilata dei rappresentanti dei distaccamenti dell’Alto Agordino, di Fassa e Badia e delle associazioni fodome dal nuovo parcheggio di Val del Hotel fino in chiesa dove il parroco don Andrea Constantini ha celebrato la S. Messa accompagnato dal Coro Parrocchiale S. Iaco. “Voi pompieri siete una scintilla del volto di Dio” ha detto davanti alla statua di S. Floriano, patrono dei pompieri, che campeggiava davanti all’altare. Statua che i vigili volontari portano in processione in occasione delle celebrazioni religiose.

La cerimonia è proseguita poi sulla piazza antistante la chiesa, ora ufficialmente “Piazza Caterina Lanz”, con la deposizione di una corona davanti al monumento ai caduti delle guerre in ricordo dei vigili defunti. Diversi gli interventi di saluto che si sono susseguiti, aperti dal Capo Distaccamento Ciro Palla, il quale, dopo i ringraziamenti di rito ha ricordato che “essere un pompiere non è solo un lavoro. È una vocazione, una chiamata al servizio della comunità e alla protezione delle vite umane e delle proprietà. Un impegno – ha sottolineato – che richiede dedizione, coraggio e sacrificio”. È tornato ai giorni tragici del dopo Vaia il sindaco Grones, ricordando come “i primi mezzi ad arrivare in valle furono quelli dei vigili del fuoco dalle contermini vallate ladine e da tutta Italia. La vecchia bandiera rappresenta 137 anni di storia e cultura – ha concluso con una promessa: ”Costi quel che costi porteremo a casa la vostra nuova caserma”. Di un distaccamento, quello di Livinallongo “vivace, legato al proprio servizio e dotato di robuste radici, ma orientato al futuro ed all’avvicinamento dei giovani al servizio” ha parlato anche il Comandante Provinciale dei VVFF Matteo Carretto annunciando l’avvio, in autunno, dei corsi per i giovani aspiranti volontari. “Un onore poter alzare al cielo la nuova bandiera” anche per l’ex Capo Distaccamento ed ufficiale dei VVFF volontari Igor Masarei. Dopo la cerimonia del “bacio” tra la vecchia e la nuova bandiera, la madrina della bandiera Michela Lezuo ha slegato il nastro che la legava mostrandola così per la prima volta al pubblico. Il disegno, opera dell’artista fodom Gabriele Grones, contiene molti significati storici. Su un lato S. Floriano che tiene in mano la bandiera ladina, tratto dal disegno di una pala d’altare dipinta dall’artista di origini fodome Jakob Zanusi ( 1679 – 1742 ). Sui lati gli scudi con i colori del Ducato D’Austria e la data di fondazione dell’associazione, 1887. Dall’altra il tricolore con il 2024, data di benedizione. Sul rovescio lo stemma dei pompieri con la scritta “Daidé ntel debujen l é dagnëra nosta miscion” ( Aiutare nel bisogno è sempre la nostra missione”. La bandiera è stata realizzata grazie al contributo del Comune, l’Aft, la Cassa Raiffeisen della Val Badia, Funivie Arabba, l’Istitut Ladin Cesa de Jan, Union Ladins da Fodom e la popolazione fodoma. Lorenzo Soratroi

Diversi gli interventi di saluto che si sono susseguiti, aperti dal Capo Distaccamento Ciro Palla, il quale, dopo i ringraziamenti di rito ha ricordato che “essere un pompiere non è solo un lavoro. È una vocazione, una chiamata al servizio della comunità e alla protezione delle vite umane e delle proprietà. Un impegno – ha sottolineato – che richiede dedizione, coraggio e sacrificio”.

È tornato ai giorni tragici del dopo Vaia il sindaco Grones, ricordando come “i primi mezzi ad arrivare in valle furono quelli dei vigili del fuoco dalle contermini vallate ladine e da tutta Italia. La vecchia bandiera rappresenta 137 anni di storia e cultura – ha concluso con una promessa: ”Costi quel che costi porteremo a casa la vostra nuova caserma”.

Di un distaccamento, quello di Livinallongo “vivace, legato al proprio servizio e dotato di robuste radici, ma orientato al futuro ed all’avvicinamento dei giovani al servizio” ha parlato anche il Comandante Provinciale dei VVFF Matteo Carretto annunciando l’avvio, in autunno, dei corsi per i giovani aspiranti volontari.

“Un onore poter alzare al cielo la nuova bandiera” anche per l’ex Capo Distaccamento ed ufficiale dei VVFF volontari Igor Masarei.

Dopo la cerimonia del “bacio” tra la vecchia e la nuova bandiera, la madrina della bandiera Michela Lezuo ha slegato il nastro che la legava mostrandola così per la prima volta al pubblico.

Il disegno, opera dell’artista fodom Gabriele Grones, contiene molti significati storici. Su un lato S. Floriano che tiene in mano la bandiera ladina, tratto dal disegno di una pala d’altare dipinta dall’artista di origini fodome Jakob Zanusi ( 1679 – 1742 ). Sui lati gli scudi con i colori del Ducato D’Austria e la data di fondazione dell’associazione, 1887. Dall’altra il tricolore con il 2024, data di benedizione. Sul rovescio lo stemma dei pompieri con la scritta “Daidé ntel debujen l é dagnëra nosta miscion” ( Aiutare nel bisogno è sempre la nostra missione”.

La bandiera è stata realizzata grazie al contributo del Comune, l’Aft, la Cassa Raiffeisen della Val Badia, Funivie Arabba, l’Istitut Ladin Cesa de Jan, Union Ladins da Fodom e la popolazione fodoma. Lorenzo Soratroi

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