von fpm 04.05.2024 14:00 Uhr

Vivere deve tornare ad essere agevole

Il Südtirol Freiheit chiede di intervenire con nuove misure efficaci contro l’inflazione

Foto STF

Il STF interviene sull’attuale aumento dei prezzi in Italia: “L’attuale inflazione sta causando difficoltà finanziarie a molti cittadini. I prezzi dei generi alimentari, dei beni di prima necessità, del carburante, ma anche degli affitti e degli interessi sui prestiti sono in costante aumento. Gli aumenti dei prezzi nella produzione alimentare sono stati particolarmente evidenti di recente. Sempre più persone ritengono che l’acquisto dei beni di prima necessità sia una vera tortura quando devono pagare ingenti somme di denaro alla cassa. Le previsioni indicano che questi aumenti dell’inflazione, evidenti da tempo, sono solo l’inizio di un’ondata di inflazione”. Ritiene inoltre particolarmente drammatica la situazione in Südtirol, dove il costo della vita è nettamente più alto rispetto alle regioni italiane. A ciò si aggiungono i periodi di riscaldamento più lunghi, ma anche l’IVA più elevata, ad esempio rispetto ai Länder austriaci.

Questi oneri aggiuntivi sulle persone a basso reddito porterebbero letteralmente all’impoverimento. Ma anche i ceti medi si lamenterebbero di sentire gli effetti dell’aumento dei prezzi e di dover imporre restrizioni finanziarie iniziali. Per un numero sempre maggiore di persone, il salario precedente non è più sufficiente a coprire le spese mensili. “L’ondata di inflazione colpisce sempre più non solo i più deboli, ma anche la fascia media della società. Bisogna agire rapidamente, da qui la nostra proposta al parlamento regionale“, ha spiegato la prima firmataria Myriam Atz Tammerle. Atz Tammerle che, ha aggiunto, “è importante orientarsi verso paesi come Austria e Germania.” Si stanno preparando pacchetti di aiuti per sostenere la popolazione, compresi tetti massimi sui costi energetici, biglietti economici per i trasporti pubblici, tagli fiscali e aumenti salariali. Atz Tammerle ritiene che ci sia movimento anche a livello comunitario, poiché è stato deciso di introdurre un salario minimo.

“Per contrastare efficacemente l’inflazione chiediamo da un lato una serie di impegni chiari da parte del Parlamento regionale del Südtirol”, ha ribadito Atz Tammerle, convinta che potrebbe favorire una riduzione generale dell’IVA o, in alternativa, un adeguamento dell’IVA nelle regioni frontaliere a quelle vicine; anche per un salario minimo legale in conformità con gli standard europei e per la riduzione dei costi non salariali del lavoro. Ciò potrebbe ridurre l’onere per le imprese e allo stesso tempo aumentare i salari. Anche il Consiglio provinciale del Südtirol dovrebbe riconoscere la necessità di aumentare i salari dei dipendenti del settore privato e di adeguarli il più rapidamente possibile all’aumento dell’inflazione e all’attuale costo della vita in Südtirol.

A tal fine, secondo Atz Tammerle, la Giunta Provinciale insieme ai sindacati e alle parti sociali, dovrebbe rinegoziare e adattare i contratti aggiuntivi statali nel settore privato e promuovere la conclusione di accordi aziendali. Inoltre, chiede che la Giunta Provinciale collabori con i sindacati e le parti sociali nelle trattative sui contratti complementari statali per il settore privato per aumentare i salari e garantire che i “contributi del datore di lavoro” per i datori di lavoro siano i più bassi possibile.

D’altro canto”, continua Atz Tammerle, “il Consiglio provinciale del Südtirol deve anche chiedere chiaramente al Parlamento italiano e al governo italiano la riduzione o la sospensione temporanea dell’IVA sui generi alimentari di base e sui beni di consumo quotidiano.

Atz Tammerle chiede anche che la Giunta provinciale avvii trattative con il governo italiano. Se però il governo italiano si rifiuta di attuare questi punti a livello nazionale, la Giunta provinciale dovrà procedere per negoziare norme speciali per il Südtirol.

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