Regole univoche per le “Case da mont”
Il Consiglio comunale di Porte di Rendena ha votato la variante sostanziale al Piano regolatore generale – prima adozione preliminare – per quanto riguarda il “Piano per il Recupero del Patrimonio Edilizio Montano” (PEM).
Il Comune, infatti, dispone di due strumenti di pianificazione urbanistica: il Piano Regolatore Generale che ha unificato i PRG degli ex Comuni di Vigo Rendena, Villa Rendena e Darè e il Piano per il Recupero del Patrimonio Edilizio Montano, che risultava ancora suddiviso sulle tre ex municipalità. Come spiega il Sindaco di Porte di Rendena, questo atto del Consiglio porta avanti, anche su questo strumento urbanistico, il processo di fusione dei tre Comuni.
L’incarico di preparare gli elaborati è stato svolto dall’arch. Marco Piccolroaz. A seguito dell’approvazione in aula seguiranno ora le normali fasi dell’iter di variante, tra cui i tempi di deposito per permettere a chi ne avesse interesse di presentare osservazioni puntuali e per i conseguenti passaggi a livello provinciale.
Spiega il Vicesindaco e assessore all’edilizia e urbanistica: «Sono stati censiti e schedati circa 700 edifici dell’area montana. Se il PRG già adottato in via definitiva dalla presente amministrazione nel 2020 si concentra infatti sul fondovalle, il PEM va a regolare tutto quanto concerne appunto il patrimonio montano, le cosiddette “case da mont”. L’iter, che ha impegnato il pianificatore, l’amministrazione comunale e l’Ufficio tecnico edilizia e urbanistica, è stato laborioso per via della rianalisi e schedatura di tutti gli immobili, oltre che per l’adeguamento delle norme tecniche alla L.P. 4 agosto 2015, n.15. Il piano, in linea con le direttive provinciali, contiene tuttavia alcune proposte avanzate dall’amministrazione in ordine di reinterpretazione dell’edificato esistente più concernenti ai nuovi tempi e modi di vivere la montagna».
