von fpm 28.04.2024 13:00 Uhr

Partenza sprint per Sinner

Esordio con un secco 6-0, 6-3 per il campione südtirolese che ha battuto l’azzurro Sonego all’ATP di Madrid

elaborazione grafica fpm

Scambio non solo di colpi sotto rete ma anche di simpatiche battute tra i due avversari-amici: “Ho gestito bene l’emozione di affrontare un amico“, ha detto Sinner. La risposta di Sonego: “Jannik non dà scampo“. È stata una bella sfida, un match autentico, emotivo ma anche molto tecnico. “Oggi mi aspettavo una partita difficile”, ha poi sottolineato Jannik, “e forse sono riuscito a mettere da parte un pochino meglio di lui il tema dell’amicizia, cosa che non è sempre facile da fare in campo. Forse mi ha aiutato il fatto di essermi trovato in una situazione simile un po’ più di volte di lui, e ho gestito un pochino meglio questa situazione emozionale. Lorenzo non ha giocato al meglio ma gli auguro il meglio per il prosieguo della stagione”.

Uno consapevole di affrontare un osso duro, l’altro conscio di avere davanti sfide al cardiopalma così come insegna il tennis, imprevedibile, ostico, lunatico e bizzarro. Perché a volte non basta la volontà di vincere anche se conta, talvolta si è prede del fato e delle circostanze. Questo i tennisti lo sanno. E Sinner sin dall’inizio sa che questo ATP è sì una meta ma sa anche che al di là della siepe guardare oltre è ovvio. “Ribadisco che mi sto preparando non per questo torneo ma per Roma e soprattutto per Parigi e Wimbledon”, ha dichiarato Sinner. “Stiamo provando a mettere nel corpo un po’ di benzina per questa stagione che sarà decisamente lunga, e questo torneo lo affronto con questo spirito, cercando di trovare un buon ritmo. Intanto sono felice di essere qui visto che un anno fa non c’ero, poi vedremo”.

L’onesto Sonego ha così definito il match: “Non è stata la partita che mi aspettavo. Jannik è in uno stato di forma incredibile e non ti dà chances, non ti offre occasioni di prendere in mano il gioco e non fare errori. Non ti molla. Per questo è stata una partita molto difficile per me. Non avevo buone sensazioni e sono stato un po’ confusionario nel gioco. A volte avevo troppa fretta, ma questa partita mi serve per imparare.

Nel primo set provavo a uscire dallo scambio subito e non sono riuscito ad entrare in partita, non ho servito benissimo ed era una cosa fondamentale contro uno come lui che risponde molto bene e prende in mano il gioco. E poi lui gioca a un livello impressionante, è di sicuro uno dei favoriti del torneo, è la testa di serie numero 1, è uno dei più in forma e l’ha dimostrato. A fine partita Jannik era ovviamente dispiaciuto, la cosa brutta è incontrarsi così presto, ma il sorteggio è stato questo. Ora bisogna lavorare per ritrovarsi di fronte in futuro in un turno più avanzato”. Gemma heit auf Lepschi, Jannik!

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