von fpm 18.04.2024 14:00 Uhr

Orizzonti del cinema

Un nuovo programma internazionale e inclusivo per sostenere i cortometraggi

Foto IA. Elaborazione grafica fpm

È considerato un campo di sperimentazione per registi, una formazione per giovani talenti e l’essenza del cinema perché, come la forma letteraria del racconto, contiene tutto: stiamo parlando di cortometraggi. Questo genere cinematografico è ora al centro del nuovo programma di formazione continua MASO per registi di tutto il mondo, lanciato da IDM Südtirol, dal Bolzano Film Festival Bozen BFFB, dagli assessorati culturali della Provincia Autonoma di Bozen e dai partner. La particolarità: il progetto vuole raggiungere soprattutto le persone provenienti da gruppi sociali e minoranze sottorappresentate. Nel panorama mediatico odierno, i cortometraggi sono spesso messi in ombra dai lungometraggi che dominano lo schermo cinematografico e il mondo televisivo. “Un cortometraggio ben realizzato colpisce per il suo stile e le sue caratteristiche particolari e arricchisce il settore come genere indipendente“, ha evidenziato Vera Leonardelli, direttrice Business Development di IDM Südtirol. “Questa forma d’arte cinematografica è particolarmente importante per i giovani talenti, perché consente un buon ingresso nel settore e visibilità per i giovani talenti südtirolesi e per il Südtirol, come location cinematografica attraverso l’attenzione dell’industria negli importanti festival di cortometraggi”. Da alcuni anni l’attenzione si è concentrata sui cortometraggi, ad esempio portando l’anno scorso in Südtirol, il convegno sui cortometraggi TSFM – Talents and Short Film Market.

Insieme alla BFFB, agli uffici culturali provinciali, alla scuola di cinema ZeLIG, alla Libera Università di Bozen e ad altri partner nazionali ed esteri, l’IDM avvia ora un proprio programma di perfezionamento per cortometraggi. “MASO è una nuova iniziativa di respiro assolutamente internazionale, nata dalla proficua collaborazione tra la BFFB e la Film Commission di IDM”, afferma Vincenzo Bugno, direttore artistico del Bolzano Film Festival Bozen. “È proprio questo aspetto internazionale, questo andare oltre i confini, che mi sembra particolarmente interessante, perché permette di fare rete, scambiare esperienze e imparare gli uni dagli altri. Sono fermamente convinto che l’internazionalizzazione sia una grande opportunità, soprattutto per le location cinematografiche più piccole come il Südtirol”.

Il programma di formazione è rivolto sia ad aspiranti talenti che a professionisti. Il concetto: le coppie creative composte da un autore o regista da un lato e da un produttore dall’altro possono presentare un concetto di progetto per un cortometraggio. Particolare attenzione è rivolta a raggiungere le persone appartenenti a gruppi sociali e minoranze sottorappresentate e a incoraggiarle a partecipare. Promuovendo questi gruppi con una forte voce artistica, il mondo del cinema e della televisione dovrebbe diventare più inclusivo, colorato e diversificato.

Otto progetti saranno selezionati tra tutte le candidature per prendere parte al programma di ulteriore formazione, in modo che un totale di 16 registi possano sviluppare il loro cortometraggio e implementarlo prima della distribuzione. I cortometraggi risultanti vengono presentati anche al BFFB e ricevono così la massima attenzione possibile da parte dell’industria.

L’obiettivo principale del MASO è offrire il proprio spazio per la creazione di film. I partecipanti sono supportati professionalmente in tutte le fasi del loro progetto e possono scambiare idee e fare rete con gli altri registi”, ha affermato Leonardelli. “Ciò facilita lo scambio creativo e promuove la prossima generazione di registi internazionali e daranno vita a cortometraggi e brevi serie che attireranno l’interesse del settore cinematografico”.

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