Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (14)

Tutto il Welschtirol-provincia di Trento, è fortemente contrassegnato da cognomi di chiara matrice tedesca. Del resto, il territorio è stato abitato da secoli da popolazioni appartenenti alla cultura tirolese e, prima, dalla presenza longobarda. Controllando i cognomi degli scolari che frequentavano le scuole popolari di Pergine dal 1888 al 1897, ad esempio, si riscontrano molti cognomi di origine tedesca. Non si trattava ovviamente di scolari figli di tedeschi che abitavano a Pergine per motivi di servizio militare o di appartenenza alle famiglie austriache ma erano figli di famiglie che avevano la cittadinanza nel comune di Pergine o figli di perginesi e di famiglie della provincia di Trento. Nella puntata precedente se ne erano citati alcuni e, a conferma della forte presenza del cognome tedesco, proseguiamo ricordando i Pach, i Perghem, i Pergher, i Peskoller, i Pincigher i Pinter e derivati Plancher, Ploner, Pruner, Rimer, Roat, Rölich, Stelzer, Stulzer, Tais, Tait, Toller, Torgler, Traier, Überbache, Ules, Widmann, Zorn. Cognomi di cui più avanti ne parleremo nel dettaglio.
Tali famiglie insieme ad altre non possono quindi essere considerate di ceppo italiano. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono a Pergine sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, in questo contesto, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani e così Bertoldi, ad esempio, subì la modifica essendo una derivazione dal germanico Bèrtha e da Wàldaz: a Lavarone esiste l’omologa frazione. Luogo di antica concentrazione del cognome.
Ma la rottura cominciò nella seconda metà dell’Ottocento quando cominciò ad intrufolarsi l’irredentismo. Dopo il 1918 alcune famiglie originarie dalle “vecchie province” vennero a stabilirsi a Pergine e si inserirono tranquillamente. Restano tuttavia i cognomi tedeschi che ricordano il sudore nell’opera colonizzatrice dei “roncadori” nella valle del Fersina, nel Pinetano e nella zona di Castagné e dintorni.
Castagné è il tipico esempio di località della provincia di Trento che ha avuto un’alta concentrazione di ceppo tedesco. La caratteristica principale è quella dell’insediamento a maso, di epoca medievale, da parte di contadini tedeschi alla ricerca di terre da dissodare (i „roncadori„): maso Puller, maso Toldi, maso Ungherle, maso Frizzi, maso Pianezza, maso Poper, Gretter, maso Faiti, maso Postel maso Lunzi, maso Posser, maso Pocher, maso Sercèr o Serchier. Una curiosità: nel maso Faiti (dal tedesco Véit, pronuncia Fait) erano insediate due famiglie Pedrotti (provenienti sin dalla metà del XV secolo dalle zone limitrofe) e altre due famiglie omonime nei masi di Ongarle e Caola nessuna legata però da vincoli parentali. (continua)






