von fpm 29.03.2024 14:00 Uhr

Tradizioni

Quello che si dovrebbe sapere sulle uova colorate

elaborazione grafica fpm

Difficile considerare la festa pasquale, almeno sotto l’aspetto delle tradizioni popolari, senza ricordare i vivaci colori delle uova. Le usanze relative all’uovo colorato sono più antiche della Pasqua cristiana. Risalgono probabilmente ad una festa primaverile germanica in onore della dea Eostrae. Come questo contesto storico, anche i coloranti naturali che cucina, cantina, dispensa e giardino hanno da offrire sono stati in parte dimenticati. Ma come ottenere i colori naturali? Il giallo: a base di buccia di cipolla (cuocere solo dolcemente), cumino, zafferano, fiori di camomilla. Il marrone: dalle bucce di cipolla (gialla e rossa, più forte bollita), tè nero, caffè. Il rosso: a base di succo di barbabietola rossa, bucce di cipolla con aceto. Il viola/blu: dal cavolo rosso. Il verde: da spinaci, ortica, foglie d’edera. Come fare? Dal cibo si ottiene un brodo preparato con acqua fredda. Per ogni litro d’acqua sono necessarie da due a tre manciate di bucce di cipolla oppure 250 g di ortica, spinaci o barbabietole tritate oppure 500 g di cavolo rosso tritato. Tempo di cottura circa ½ – ¾ ora. Quindi si filtra e si aggiunge al brodo circa due cucchiai di aceto in modo che i colori brillino più intensamente. Cuocere poi le uova nel bagno di tintura.

Le uova marroni assumono particolarmente bene le diverse tonalità del marrone. Le uova bianche sono migliori per tutti gli altri colori. Le uova acquistano una bella lucentezza se dopo la cottura vengono strofinate con cotenna di pancetta o olio. Gli effetti marmorizzati si ottengono quando le uova vengono cotte in brodo non filtrato, “sepolte” sotto i coloranti tritati. Ad esempio, se le uova vengono avvolte con foglie, fiori, erbe, erba, pizzo o altri stampini, legate strettamente in un pezzo di stoffa o calza di nylon e poi bollite in un bagno di tintura o in acqua limpida, si ottengono motivi molto belli. Se prima della cottura si applicano piccoli motivi con succo di limone o succo di limone concentrato sul guscio d’uovo con un pennello o un batuffolo di cotone, le aree trattate non assumeranno alcun colore e appariranno anche dei motivi.

Ora le uova colorate si possono trovare anche nei negozi. A differenza delle uova fresche, però, non sempre è possibile identificare la provenienza dell’uovo o il tipo di allevamento dei polli. Le uova fresche devono essere chiaramente contrassegnate se sono biologiche, allevate all’aperto, in stalla o in gabbia. Poiché le uova colorate sono considerate “lavorate”, non sono soggette a requisiti di etichettatura.

Le richieste di estenderlo a tutti i prodotti che contengono uova (prodotti da forno, pasta, salse, ecc.) sono rimaste inascoltate per anni. Alcuni produttori sono all’avanguardia con un’etichettatura positiva esemplare, così che, se si acquistano con attenzione si possono comunque evitare le uova in gabbia. Ostern Guat!

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