von mas 29.03.2024 08:30 Uhr

Tradizioni: 29 marzo, Venerdì Santo

Con Roberto Bazzanella, alla ri-scoperta di tradizioni, usanze, credenze popolari del Tirolo.

Immagine da Pixabay
In famiglia il venerdì santo è giorno di digiuno e di astinenza. I bambini e ragazzi di casa, muniti di una raganella, in dialetto “bàtola” o “renèla”, escono di casa a mezzogiorno “el Mèzdì”, alle tre “El Vendro”, e prima della funzione “Ensèma”:
Le raganelle sostituiscono il suono delle campane dal Gloria del Giovedì Santo fino al Gloria del Sabato Santo.
Non si può usare acqua bollente oggi, per non ustionare i piedi di Cristo morto, e le pulizie sono proibite.
Per tutta la giornata in casa si lavora per la realizzazione dei “trasparenti”, disegni e figure della Passione di Gesù, ritagliate nel cartoncino nero, integrato poi da fogli di carta velina colorata, e posti alle finestre: accendendo la luce delle finestre la sera, dopo il tramonto, lo spettacolo dall’esterno è assicurato.
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