Lo sapevate che…

Il Kloster Säben troneggia come un castello su un’alta rupe, l’”Acropoli del Tirolo“, che sorveglia la cittadina di Klausen in Eisacktal. La collina era già insediata all’età della pietra, e anche un insediamento tardo-romanico venne confermato. Dei reperti archeologici testimoniano inoltre, che dal Kloster Säben in tempi passati si sparse la fede cristiana in tutto il Südtirol. La Chiesa Santa Croce, che si trova nel complesso e che può essere visitata, rappresentava per 400 anni la sede vescovile del „Bistum Sabiona“, che ca. nel 1000 d.C. venne spostata a Brixen. La rocca fu sede dei vescovi fino al VI secolo ma i reperti archeologici risalgono agli inizi dell’età del bronzo. Nella seconda metà dell’VIII secolo inizia la documentazione ininterrotta della diocesi di Säben che, su iniziativa di carlo magno, venne staccata dal patriarcato di Aquileia e collegata all’arcidiocesi di Salzburg.
Dal 1687, Säben era un Monastero delle Benedettine, che venne abitato per la prima volta da monache provenienti da Nonnberg nei pressi di Salzburg. Nel 1699, l’edificio divenne un’abbazia e Maria Agnes Zeillerin la prima Badessa. Fino a novembre 2021 – mese della chiusura permanente del monastero – suore vivono qui secondo la Regola di San Benedetto da Norcia: „Ora et labora et lege“ (Prega, lavora e leggi). Attualmente, le chiese possono essere visitate, il complesso ora è amministrato dalla Diocesi Brixen-Bozen.
Nel complesso ci sono, oltre alla Fontana del Giubileo, quattro chiese: la Chiesa di Nostra Signora, la Chiesa del Convento, la Cappella delle Grazie e la Chiesa Santa Croce.
Il complesso è raggiungibile solo a piedi. Partendo da Klausen, la Passeggiata di Sabiona porta in 45 minuti al monastero.






