von mas 17.02.2024 11:45 Uhr

Biagio delle Castellare

Domani, domenica 18 febbraio, in Tesino torna la tradizionale e partecipatissima rievocazione storica. Dopo i primi momenti con la cattura del Conte Biagio avvenuta l’ultimo di carnevale a Castel Ivano, ora è il momento del processo e dell’esecuzione.

Il Biagio delle Castellareè un’antica tradizione che si ripete in Tesino da oltre 600 anni, che commemora in maniera carnevalesca e tragicomica la rivolta dei tesini scoppiata nel 1365 contro il dispotico conte Biagio.

Vietata dal regime fascista e contrastata senza successo dalla Chiesa per la sua peculiare concomitanza col Mercoledì delle Ceneri, questa festa popolare di libertà, con la sua emozionante ricerca, cattura e processo del tiranno, viene oggi allestita in grande stile ogni cinque anni e costituisce un spettacolo unico nel suo genere

La rappresentazione, che coinvolge decine e decine di abitanti della comunità,  che finiscono quasi con l’immedesimarsi nei loro persoanggi, si è tenuta l’ultima volta nel 2016: quest’anno si „recupera“ la mancata edizione del 2021

La vicenda e la rappresentazione

La rievocazione del Biagio delle Castellare si divide in tre fasi

La ricerca del Biagio: durante il carnevale gli uomini della “Pulizia” segreta (parodia degli agenti segreti) perlustrano la Valsugana in cerca del tiranno e la mattina del Martedì grasso un gruppo di popolani si dirige da Castello Tesino a Grigno;

La cattura del Biagio: da Grigno il corteo prosegue fino  Castel Ivano, dove il Biagio viene catturato e, assieme al corteo, tradotto nelle carceri di Castello Tesino;

Ilil processo del Biagio: un tempo si svolgeva lla mattina del Mercoledì delle Ceneri; ora invece la grande sfilata da Castello a Pieve si svolge la domenica ed è‘ guidata dai Diritti antichissimi (tre uomini alti e austeri con lunghi cilindri che simboleggiano l’autonomia e le libertà acquisite nei secoli dai tesini).   Inizia così il processo al tiranno nel Tribunale Speciale di Pieve Tesino, ma esso viene rinviato alla Suprema Corte di Castello Tesino per la mancanza di un testimone della difesa e il corteo torna a Castello.

Il processo a Castello Tesino, apice della manifestazione, viene celebrato in Piazza San Giorgio verso mezzogiorno ed è caratterizzato dall’accesa partecipazione del pubblico che non smette di inveire contro il tiranno e dalla comicità dei tre classici testimoni (Jijo Mescola, Toni Renga e Nane Narò) che attribuiscono al conte la colpa o il merito dei loro destini grotteschi.

Condannato a morte dalla Corte Suprema, il conte tenta in extremis di scappare, ma viene catturatoe, dopo esser stato maledetto persino dal frate, viene impiccato. Constatata la morte, il corpo del tiranno viene trasportato a Palazzo Gallo, la banda suona una marcia funebre (solitamente L’é morto el biscaro) e il giudice supremo grida: “Giustizia è fatta, il Biagio è morto, viva il Biagio, si butti la pasta”.

Domani, domenica 18 febbraio

Appuntamento quindi domani mattina in Tesino per il clou della rievocazione. Nella locandina il programma completo

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