von fpm 10.02.2024 14:00 Uhr

Nuovi progetti per impianti di risalita

L’associazione per la protezione della natura e dell’ambiente contro la deforestazione

collage fpm

L’associazione Dachverband für Natur und Umweltschutz segnala due nuovi progetti di impianti di risalita. Si tratta dell’impianto Franzin nella ski area “Carezza” – Welschnofen e dell’impianto La Crusc 1 nella ski area La Crusc – Santa Croce/Abtei. L’associazione critica il previsto disboscamento e la messa in pericolo delle zone umide. “Entrambi i comprensori sciistici Carezza e La Crusc-Santa Croce vogliono sostituire gli impianti esistenti con impianti più grandi con i progetti Franzin-Lift. Entrambi i progetti puntano su un percorso modificato e accettano quindi che complessivamente quasi tre ettari di bosco dovranno essere disboscati. Entrambi i progetti minacciano anche le zone umide locali”. L’associazione propone quindi agli sponsor del progetto di assumere una supervisione della costruzione ecologica per evitare situazioni critiche nella fase di costruzione.

Ciò che i progetti hanno in comune è anche che gli studi ambientali preliminari sono facili da leggere e quindi in linea di principio consentirebbero la partecipazione del pubblico. “Tuttavia”, ha sottolineato Josef Oberhofer, presidente della Dachverband für Natur und Umweltschutz, “dubito che molti altoatesini visitino regolarmente le pubblicazioni sul sito dell’Agenzia di Stato per la protezione dell’ambiente e del clima per informarsi sui progetti in corso. Vorrei che i responsabili presentassero tali progetti in anticipo e in modo onesto ai media pubblici”. Hanspeter Staffler, amministratore delegato dell’associazione, aggiunge: “Comprendiamo la necessità di rinnovare gli impianti di risalita sulle tratte esistenti, ma il disboscamento o la distruzione degli habitat umidi è inaccettabile. Ci aspettiamo che tali progetti non danneggino foreste o habitat meritevoli di protezione e che vengano finanziate vere e proprie misure compensative per qualsiasi intervento sulla natura”.

La Dachverband für Natur und Umweltschutz invita quindi gli sponsor del progetto Seggiovia Santa Croce SPA e Latemar Karersee GmbH a informare tempestivamente e in modo trasparente i cittadini dei comuni interessati sui progetti degli impianti di risalita.

La richiesta alla provincia di Bozen è di “proteggere senza compromessi le foreste, gli habitat umidi e gli habitat rari e di esigere una reale rinaturalizzazione da parte degli sponsor del progetto per qualsiasi progetto che influisca sulla natura e sul paesaggio”.

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