Una montagna di droga

Un’operazione delle forze dell’ordine ha portato al sequestro di notevoli quantitativi di stupefacenti diretti alle vallate della nostra Regione, e ad alcuni arresti
In particolare, lo scorso agosto, a Caldaro veniva fermato un cittadino italiano in evidente stato di alterazione psicofisica: ad un controllo, veniva trovato in possesso di 3 grammi di cocaina oltre che di 19.000 euro in contanti. L’uomo, un cinquantaquattrenne incensurato, è risultato residente a Monza. Una perquisizione presso il suo domicilio ha permesso di rinvenire all’interno del freezer e in alcune valigie riposte sotto al letto, circa 25kg di hashish suddivisi in 250 panetti di cui molti confezionati in un cellophane riportante il disegno di un’astronave con il logo “Planet Express Farm”, 8 kg di marijuana già essiccata, 3 bilancini di precisione e un grosso quantitativo di mannitolo (che viene anche illegalmente usato per “tagliare” la cocaina).
Grazie a ulteriori indagini sul presunto „corriere“ e ad alcuni sopralluoghi in varie località della Val di Fiemme e della Val di Fassa, gli investigatori sono risaliti al nominativo del possibile destinatario della consegna e, dopo vari tentativi, lo hanno individuato a Moena (TN). All’interno del domicilio dell’uomo, un 30enne romano, domiciliato in Trentino, , che all’inizio si diceva completamente estraneo ai fatti, sono stati trovati in uno zaino riposto sotto al letto, quasi 2 hg di cocaina, circa 3.5 kg di Hashish, 40 gr di Marijuana, un bilancino di precisione e quasi 5.000 € in contanti.
La Procura della Repubblica di Trento ha disposto quindi l’immediata traduzione del soggetto presso la casa circondariale di Trento, in attesa del processo. Le ulteriori indagini condotte dalle forze dell’ordine locali in collaborazione con quelle di Monza, hanno permesso in questi mesi di raccogliere ulteriori elementi a carico degli indagati, dai quali è emerso che quella del 24 agosto era almeno la terza “consegna” che avveniva dalla Lombardia al territorio regionale. Di fatto l’attività degli inquirenti ha quindi messo fine ad un vero e proprio traffico di sostanze stupefacenti che avveniva con cadenza mensile.






