Tradizioni: 17 gennaio,Sant’Antonio Abate

17 gennaio – Sant’Antonio Abate
Sant’Antoni da la gràn fredùra, San Lorènz (10.08) da la gràn calùra
Große Kält’ am Antonitag, große Hitz’ am Lorenzitag (10.08)
Sant’Antonio freddo e nevoso, San Lorenzo (10.08) caldo afoso
La tradizione familiare
Oggi è tradizionalmente un giorno freddo. Per le famiglie che hanno animali è il giorno della benedizione tradizionale del sacerdote nelle stalle, dove sulla porta si rinnova l’affissione dell’immagine di Sant’Antonio col “porcelìn”, e per chi avesse animali domestici, come gatti, cani, o altri, è il giorno in cui, in memoria di Sant’Antonio, si può riservar loro un trattamento di riguardo.
Ad Antonio si lega anche il “Fuoco di Sant’Antonio”, caratterizzato da esantemi cutanei dolorosi e pruriginosi, per la risoluzione dei quali ci si vota al santo alessandrino.
Sui dipinti ed affreschi molte volte Antonio era raffigurato con accanto il demonio tentatore, raffigurato molte volte come una bestia o un maiale, oppure circondato di fuoco: il popolo, vedendo questa bestia, a volte raffigurata molto piccola, collegò la figura di Antonio alla protezione degli animali, e da questa interpretazione nacque la dicitura “Sant’Antoni da ‘l porcelìn” e l’usanza di benedizione di animali e stalle in questo giorno.
L’elemento del fuoco portò Sant’Antonio a diventare protettore contro le malattie legate al fuoco, in particolare della pelle, come, appunto, il “Fuoco di Sant’Antonio”.






