von Vap 29.12.2023 11:45 Uhr

Camminando – Lungo la Ferrata dei Campanili del Latemar

Tra i Campanili del Latemar

E‘ come essere nell’abisso, trovarsi nella profondità del mare, senza poter respirare; un senso quasi di soffocante oppressione, nell’euforica consapevolezza di venire sopraffatti. Eppure non è il blu del mare che ci avvolge, né l’acqua riempie i nostri polmoni; è l’azzurro del cielo, è l’aria rarefatta, è la roccia che si innalza, non i coralli del profondo oceano.

Quando si è in ferrata, totalmente aggrappati alla roccia, mentre ci si intrufola tra i meandri della roccia dolomitica, ci si sente avvolti da una forza della natura che ci inebria, ci confonde. Le sensazioni diventano uniche, il senso di annegare si confonde con la vertigine di cadere nell’abisso; due forze si contrappongo: la gravità, quel senso di caduta vertiginosa nel vuoto, si contrappone alla forza della risalita, per prendere aria, per innalzarsi verso il cielo. Cielo e acqua, rocce e coralli: la natura.

E‘ una strana sensazione, è adrenalinica, è pura, unica.

Una delle vie ferrate più suggestive che si possono fare nella zona della Val di Fiemme, è quella che si inerpica tra le pareti dolomitiche del Latemar, che è senza dubbio un percorso di notevole suggestione paesaggistica.

La Via Ferrata dei Campanili del Latemar può intraprendere partendo dal Rifugio Torre di Pisa, si percorre il sentiero fino alla crestina del Monte Cavignòn (2691 m) quindi, ci si cala entro un catino dove troneggia un inclinato pinnacolo di roccia, quella „Torre di Pisa“ che dà il nome al rifugio. Poi si discende nel vasto anfiteatro del Latemar e dopo avere costeggiato la base della Cima di Valsorda, ci si porta dapprima appena sotto lo sbocco di Forcella dei Camosci per poi traversare lungamente in direzione della Forcella dei Campanili. Si transita alla base del Corno di Val d’Ega, si oltrepassa Il Forcellòne, e si arriva alla Forcella dei Campanili da dove parte il „Sentiero Attrezzato dei Campanili del Latemar“.

Lungo il sentiero  si sale, con fune metallica, in vetta al Cimon del Latemar (2.842 m); si ritorna sempre lungo il sentiero fino al Bivacco M. Rigatti, dove si prende a destra il sentiero che riporta alla Forcella dei Camosci. Da qui si segue il sentiero fino al Rifugio Torre di Pisa.

 

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