Viazàr tra le parole: dal todésc al trentìn… (4)

Dopo l’ampia introduzione nelle precedenti “puntate” che ha anticipato la peculiarità di alcune parole della lingua o, per altri, del dialetto della provincia di Trento, è il momento di presentare alcuni esempi pratici ricordando che è presente anche materiale lessicale protogermanico. “sbrosa„, e anche “sbòza”, ad esempio, che sarebbe il pus della pustola o il rigonfiamento, la sporgenza del grembiule sulla pancia, deriva dal tedesco “broz”, cioè, germoglio, bottone, rigonfiamento: no βò ‘ndó meterlo… mételo ‘n sboza! … la “grimia”, che sarebbe la persona petulante, deriva da “grim”, iracondo: ma vara ti quel òm, na grimia de quéle! …
“Biót, parola usata molto spesso e per diverse combinazioni, associato a tanti modi di dire… pan biót… ad esempio, pane senza companatico… deriva dal tedesco “bloss”, solo o da solo, nient’altro… ma usato anche per esprimere la nudità, il nudo… biót come én vermòt… nudo come un vermetto… e credéme, l’ho vista che la néva én bici e sóto la èra propi bióta… credimi, l’ho vista andare in bicicletta e non portava le mutande… Bèt, il letto: saria ora de nàr ‘ndel bét, sarebbe l’ora di andare a dormire, viene direttamente dal tedesco Bètt… “Bìndel”, che vuol dire fascia, fasciatura, legaccio, viene da Windel… in questo caso c’è stata solo la sostituzione di una consonante, una B al posto della doppia W…
“Botér”, termine tuttora usatissimo, il burro… beh, qui la radice tedesca è davvero ovvia: Butter… dàme dó èti dé botér, valà… dammi due etti di burro per favore. “brincàr”, prendere, afferrare, da “Bringen”… vara vè spiazaròl che se te brinco lèi finida e ruvada… attento monello che se ti prendo va a finir male… “brodegàr”, bollire, deriva da “Brodeln”, ma può avere anche il significato di acqua sporca, l’acqua bródega e di sporcarsi con il brodo, mé són sbrodolà adòß, che sarebbe come dire molto più di sbavare.…
Le “buganze”, i geloni, deriva da “Buganzen” … ho desmentegà a cà i guanti e m’è vegnù le buganze… ho dimenticato i guanti a casa e mi son venuti i geloni. C’è poi la “càmdola”, il bricco, il piccolo recipiente per bere che deriva da “Kanne”, vago a farme na càndola, vado a bere qualcosa… e la “chipa”, che sarebbe una discarica o un accumulo di materiale, deriva da Kippe e quindi “chipar”, rovesciare, scaricare: cògno chipàr dal camion na sfilza de chipe, devo scaricare dal camion una quantità di detriti… (continua)






