Dall’albero di Natale (vero) ai regali solidali

Con l’arrivo delle feste, tra alberi e regali, è fondamentale non mettere da parte l’attenzione per l’ambiente. A fare il punto è PEFC, ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale, che con l’occasione ribadisce il basso impatto ambientale dell’albero vero, se paragonato a quello in plastica.
Scegliere un albero vero per le festività natalizie è infatti un comportamento più sostenibile rispetto all’acquisto di uno in plastica. Un albero artificiale di plastica di 2 metri ha un’impronta di carbonio pari a circa 40 kg di emissioni di CO2 equivalenti, senza considerare il tempo che gli alberi finti impiegano a deteriorarsi nelle discariche, che è di oltre 200 anni1. L’impronta di carbonio di un albero vero, invece, è di circa 3,5 kg di CO2, un decimo di quella dell’albero finto. Secondo Coldiretti, quasi 9 famiglie su 10 scelgono di addobbare casa con un albero e 3 milioni di famiglie prediligono quello naturale.
Ma come scegliere, acquistare e prendersi cura di un abete vero? PEFC ha stilato un vademecum con tutti i consigli utili per l’occasione, che iniziano con la ricerca in etichetta di informazioni basilari.
1) PROVENIENZA – È uno dei criteri essenziali nella scelta dell’albero: più è vicino al luogo di coltivazione o al bosco dal quale è stato prelevato, minore sarà l’impatto sull’ambiente per il trasporto.
2) CERTIFICAZIONE – Altro elemento decisivo nella scelta dell’albero di Natale è la certificazione: optare per alberi prodotti da realtà forestali certificate PEFC (riconoscibili dal logo presente sull’etichetta) è sinonimo di garanzia in termini di trasparenza, tracciabilità, legalità e rispetto per l’ambiente. Inoltre, scegliere prodotti di aziende certificate vuol dire rafforzare un circolo virtuoso, contribuendo a modificare le scelte imprenditoriali delle aziende della filiera bosco-legno.
3) PRIMA DI ACQUISTARE L’ALBERO – Prima dell’acquisto è opportuno misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa: all’aperto gli alberi sembrano molto più piccoli e il rischio è quello di trovarsi con una pianta troppo alta, e si deve quindi tagliare il cimale. Bisogna inoltre tener presente che l’albero perfetto non esiste: ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord, inoltre l’asimmetria è una caratteristica naturale di un albero vivo. Per il trasporto, è meglio portarlo a casa distendendo i rami con qualche giorno di anticipo prima di addobbarlo: in questo modo si adatterà più facilmente al nuovo ambiente
4) COME CURARE L’ALBERO VERO IN CASA – Prendersi cura di un abete vero non è complicato, ma bisogna sapere come fare: è bene sistemarlo in un luogo luminoso, lontano da fonti di calore, ma anche da correnti d’aria (quindi non vicino a termosifoni accesi o finestre). Un aspetto importante, soprattutto per le piante in vaso, è innaffiare l’albero regolarmente, ogni 1-2 giorni: un sistema semplice ed efficace consiste nel posizionare dei cubetti di ghiaccio nel vaso dell’albero, così da preservare l’umidità della terra nel vaso. Neve sintetica o spray colorati sono da evitare: per degli addobbi “sostenibili”, meglio preferire prodotti naturali e portatori di messaggi sociali e personali.
5) COSA FARE QUANDO FINISCONO LE FESTE – Gli alberi recisi o in vaso che non vogliono essere tenuti per gli anni successivi, dovranno essere smaltiti in modo corretto: portandoli nelle isole ecologiche, saranno trasformati in compost, utile alla crescita di nuove piante. Piantare gli alberi dei vasi, dei quali non si conosce la loro origine, in boschi di montagna dove vive spontaneamente anche l’abete è invece una scelta sbagliata, perché si rischia di fare “inquinamento genetico”; se l’abete non fa parte dei boschi naturali del territorio , è allora ecologicamente una pianta “alloctona”, cioè estranea al contesto ambientale. Ove possibile, meglio scegliere il giardino di casa, con la raccomandazione di non posizionare gli alberi troppo vicino agli edifici, visto che tendono a crescere rapidamente.






