von fpm 21.11.2023 10:00 Uhr

Un grande Imperatore

Il 21 novembre 1916 moriva all’età di 86 anni l’imperatore d’Austria e Re d’Ungheria Francesco Giuseppe.

foto collage fpm

Francesco Giuseppe d’Asburgo-Lorena nasce a Vienna nel palazzo di Schönbrunn. Imperatore d’Austria dal 1848 al 1916 e Re d’Ungheria dal 1867 al 1916. Il suo ultimatum alla Serbia nel 1914 portò Austria e Germania alla guerra. Figlio maggiore dell’arciduca Francesco Carlo, secondo figlio dell’imperatore Francesco I, e della principessa Sofia di Baviera, fu educato dalla madre quale erede al trono. A 13 anni intraprese la carriera militare. Il 2 dicembre 1848 divenne imperatore, in seguito all’abdicazione dello zio Ferdinando I e alla rinuncia al trono del padre. Aveva solo 18 anni ed era un momento molto difficile per gli Asburgo: ancora in corso la crisi del 1848, Vienna era in tumulto (la corte si era trasferita a Olomouc, in Moravia)

Guidato dall’energico principe Felix Schwarzenberg, nuovo presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, in meno di due anni vide ristabilire l’autorità imperiale in Boemia e in Ungheria e riaffermata la preminenza dell’Austria in Germania e in Italia (nella battaglia di Novara, del 1849, le truppe imperiali sconfissero quelle piemontesi del re Carlo Alberto, che dovette rinunciare alla prospettiva di annettere la Lombardia e abdicare). Il 24 aprile 1854 sposò la sedicenne Elisabetta (1837-1898), conosciuta come Sisi (sarebbe diventata Sissi solo per frivolezza letteraria e per il cinema), di cui era innamoratissimo.

Fedele al principio di non mettere a repentaglio la stabilità interna della monarchia con una sconsiderata politica estera, affrontò con realismo la situazione internazionale, frenando anche le pressioni degli ambienti militari, in particolare del capo di stato maggiore Conrad von Hötzendorf, che sostenne ripetutamente la necessità di una guerra preventiva contro la Serbia o l’Italia. Resistette fino al 1914, quando l’assassinio a Sarajevo del nipote ed erede Francesco Ferdinando lo portò, sia pure con riluttanza, a dichiarare guerra alla Serbia.

La sua morte rappresentò un vero e proprio punto di svolta per la storia dell’Impero. Molto amato nel Tirolo del Sud, oggi Trentino Südtirol, fu l’Imperatore che riuscì a far convivere nel suo Impero popolazioni di lingue diverse consentendo di mantenere le proprie tradizioni, i propri usi e costumi. Fu, ante litteram, un esempio di convivenza culturale. Se l’Austria-Ungheria veniva vista come un’immensa entità statale multinazionale apparentemente intramontabile, lo si doveva soprattutto al suo eccezionale carisma. Onore al grande imperatore.

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