Teßmann: lo scrittore Heine analizza l’uso delle „parole controverse“

Matthias Heine, redattore culturale del quotidiano berlinese “Die Welt”, terrà una serata alla biblioteca Teßmann sul tema delle parole controverse. Oggi si usano molte parole ritenute “controverse”, ossia tacciate di essere discriminatorie, razziste, storicamente connotate o semplicemente antiquate. “Ma allora non si può più dire nulla”, è il tipico commento che si sente nei dibattiti più accesi in merito alla questione.
Nei suoi libri “Kaputte Wörter? Vom Umgang mit heikler Sprache” e “Verbrannte Wörter. Wo wir noch reden wie die Nazis – und wo nicht”, il giornalista e scrittore Matthias Heine ha approfondito questo tema in riferimento al lessico tedesco, con l’intenzione non di stabilire delle regole di utilizzo, ma di illustrare con obiettività l’origine e l’uso di determinate parole e i motivi per cui vengono criticate.
Le sue ricerche e considerazioni sono senz’altro utili per tutti coloro che desiderano usare la lingua in modo consapevole e decidere con cognizione di causa se utilizzare o meno alcune espressioni. Il giornalista e scrittore Matthias Heine affronterà questi ed altri argomenti nel corso di una serata in programma
Nel suo intervento Matthias Heine mostrerà quanto interessante sia seguire come si è evoluto l’uso di determinate parole nel corso della storia. Conoscere questa evoluzione consente anche di gestire i dibattiti sulla lingua con maggiore consapevolezza e senza dare adito a polemiche. L’evento è organizzato congiuntamente dalla Biblioteca provinciale „Dr Friedrich Teßmann“, il Volkshochschule Südtirol e l’Ordine dei giornalisti del Trentino Südtirol






