von fpm 03.11.2023 06:45 Uhr

Parliamone: l’importanza di chiamarsi tal dei tali… (66)

L’elenco anagrafico di Trento, nonostante i cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo, abbonda di cognomi locali, legati fortemente al proprio territorio.

Famiglia Chiusole collage fpm

La famiglia Chiusole è un’antica famiglia nobile trentina che trae origine dal giureconsulto Marco de Clusolis, vissuto nella prima metà del XIII secolo. Con i figli di Antonio Chiusole, la famiglia si divise nei vari rami di Trento, di Arco e di Rovereto. Nel 1558 l’imperatore Ferdinando I insignì i fratelli Nicolò, Giuseppe e Girolamo “una cum caeteris fratribus, et consaguineis de Clusolis”, della nobiltà del Sacro Romano Impero. Rivestirono numerose cariche pubbliche, da quella dei consoli cittadini a quella di consiglieri del Principe vescovo.

La famiglia era proprietaria di numerosi possedimenti sia all’interno della città di Trento sia esternamente e più precisamente nei pressi dell’omonimo abitato. Chiusole è una piccola frazione del comune di Pomarolo, in provincia di Trento. Il paese è stato semidistrutto in seguito ai lavori per l’autostrada del Brennero. La ricchezza del paese è testimoniata oggi dagli stemmi apposti sui portali seicenteschi e settecenteschi delle abitazioni rimaste, quali quelli di Casa Chiusole e Casa Galvagni.

Il casato è normalmente distinto in due linee genealogiche: i Chiusole di Trento e quelli della Vallagarina.  Antonio Chiusole (Villa Lagarina, 18 ottobre 1679 – Rovereto, 13 marzo 1755) fu un geografo, matematico e storico-genealogista. Fu anche maggiordomo presso il principe Filippo Hercolani, ambasciatore a Venezia per conto dell’imperatore Carlo VI. Terminato questo servizio tornò per un breve periodo a Rovereto pubblicando Il mondo antico, moderno e novissimo, ovvero trattato dell’antica, e moderna geografia nel 1716. Nel 1717 si impiegò come aio del conte conte Carlo Castelbarco che accompagnò nei suoi viaggi attraverso la Germania, l’Inghilterra, la Francia e l’Italia.

Nel 1719 tornò a Rovereto è sposò Teresa Monte. Riprese quindi l’insegnamento della matematica e delle lingue e accettò il conferimento di qualche ufficio pubblico a beneficio della comunità roveretana. Erudito di grande versatilità, legò il suo nome, oltre che al grande trattato di geografia, che conobbe quattro edizioni, anche a opere di argomento matematico (La geometria comune, legale, ed aritmetica) e storico-genealogico (La genealogia delle case più illustri di tutto il mondo. (continua)

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