von fpm 04.10.2023 13:30 Uhr

I Trapp. Storia di una famiglia del Tirolo. Il Castello di Ivano (7)

Nel 1450 con l’investitura del castello di Ivano concessa da Federico III d’Asburgo, la famiglia Trapp entra ufficialmente a far parte del Tirolo storico.

Il Castello di Ivano è una grandiosa struttura edificata nel VI secolo sul promontorio del Monte Lefre nella Comunità Valsugana e Tesino. Il suo nome deriva da quello della famiglia d’Ivano. Non si conosce l’esatta origine del castello, ma ci sono varie ipotesi al riguardo. Secondo Montebello, sarebbe di origine longobarda e sarebbe stato eretto alla fine del VI o all’inizio del VII secolo. Sarebbe stato adottato, dopo il 1187, come monastero di padri templari e monaci benedettini oppure sarebbe stato un luogo di rifugio per la popolazione dei villaggi della Valsugana orientale.

La famiglia d’Ivano tenne il castello non oltre il 1296 secondo alcune fonti o fino al 1228 secondo altre. Il castello ha subito diverse vicissitudini nel corso dei secoli. Nel XIII secolo passò ai vescovi-conti da Camino di Feltre. Nel 1311 alla famiglia dei de Ivano subentrò nella giurisdizione quella dei Castelnuovo-Caldonazzo. Nel 1365 lo scaligero Mastino II della Scala lo conquistò e lo tenne fino al 1387, anno in cui fu riconquistato dai Castelnuovo-Caldonazzo. Nel 1420 il castello fu conquistato dai Visconti di Milano e nel 1426 passò ai Da Carrara.

Il 12 febbraio 1450 Wiener Neustadt Federico III d’Asburgo confermava a Giacomo Trapp l’investitura della cura della fortezza che gli era stata concessa dal duca Sigismondo del Tirolo. Al periodo tirolese corrispondono alcune modifiche nel sistema difensivo del castello. Con la morte di Giacomo nel 1475 il castello viene retto da Roberto Stamer , capitano di Barbara di Matsch, vedova di Giacomo.

I Trapp rimasero al castello sino al 1492 quando Massimiliano I concedeva ai Trapp la fortezza di Eschenloch in Ultental, la Val d’Òutem, contro la cessione dei diritti su Ivano. Ai giorni nostri, nel 1972 il castello venne acquistato dalla famiglia Staudacher che lo restaurò e lo aprì al pubblico come centro culturale “Castel Ivano Incontri”. (continua)

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