Briciole di Memoria: Ettore Tolomei e la „risaliente italianità “

La settimana scorsa abbiamo presentato alcuni estratti dal discorso tenuto da Ettore Tomomei a Bolzano il 15 luglio 1923, tratto dalla documentazione che il Dottor Cristian Kollmann ha messo a disposizione della nostra redazione.
Ecco i link agli articoli già pubblicati:
BRICIOLE DI MEMORIA: Ettore Tolomei, fra Bolzano e Trento
BRICIOLE DI MEMORIA: Ettore Tolomei, il Tirolo „vietato“
Come preannunciato, eccone oggi qualche nuovo stralcio: Scuole italiane dappertutto, controlli assidui sui maestri e preti tedeschi ed eliminazione degli elementi anti italiani del clero. E poi, promuovere l’italianità nel campo edilizio…
Lingua e cultura
Fino a ieri si videro nel campo scolastico le cose più inverosimili. Tutti ricordano il caso tipico di Laghetti: una scuola di sessanta bimbi italiani alla quale l’amministrazione italiana imponeva il corso superiore in tedesco. E le scuole mantenute tedesche in Gardena e Badia… E a Bolzano non abbiamo tuttora un trecento bimbi italiani nelle scule tedesche? Dovumnque siano nell’Alto Adige bambini italiani, anche in piccolo numero, la scuola italiana sarà .
La scuola nei luoghi italiani
Si elimina senza indugio ogni resto di tedesco nelle scuole elementari e professionnali delle valli dolomitiche ladine e dei comuni atesini di accertata italianità . Si abbonda con esse di mezzi sussidiari Nei tratti di Val d’Adige, dove la maggioranza è italiana, come il Mandameneto di Egna, scuole italinae dappetutto. Oppurtuni temperamenti per i villaggi più tedeschi: ivi la sucola è praticamente bilingue.
La scuola statle nei luoghi mistilingui
Largo sviluppo dela scuola statale italiana nei luoghi mistilingui, modificando quello che fu il decreeto Corbino con sanzioni e disposizioni onde evitare la resistenza e i raggiri, ma anche ad ampliarne gli effetti, nel senso che /…) ove siano in totale 15 alunni oriundi italiani in un comune mistilingue, lo Stato apre la scuola italiana. Saranno dunque circa 150 le scuole statai italiane nell’Alto Adige, fornite di insegnanti con congrua indennità e capaci di largo sviluppo in modo che la popolzione anche dell’altra lingua si trovi ovnque nella possibilità di preferire la scuola italiana. La Scuola Regina Elena a Bolzano, nella già Elisathestrasse, stata occupata nei giorni della rivoluzione fascista, resta definitivamente alla cittadinanza italiana.
Scuole tedesche
Nelle scuole tedesche comunali e private, insegnamento obbligatori della lingua italiana, classsificata come materia principale; da 6 a 8 ore settimanali; controllo assiduo sui maestri e preti tedeschi.
La scuola media
Lo Stato fornisce l’insegnamento medio con istituti italiani. Lo Stato italianio, unilingue, non mantiene scuole medie per i 100.000 albanesi del mezzogiorno, nè per i 100.000 francesi di Val d’Aosta: le scuole medie sono italiane. Lo Stato non ha nessun obbligo di mantenere delle scuole medie tedesche. Apre non gradualmente ma immediatamente (con programma d’affermazione e di penetrazione italiana), le scuole medie complete, classificate fra le obbligatorie, nei tre centri maggiori: Bolzano, Merano e Bressanone, e ginnasio a Brunico. Limita invece e sopprime i sussidi alle medie tedesche, comunali o private, che rientrano nella classe delle facoltative. Nelle medie tedesche facoltative sarà data più larga parte all’insegnamento della lingua italiana, e vi si eserciterà il più serio controllo affinchè cessino di essere, come sono ora, centri di germanesimo antistatale sovvenzionati da noi.
Lauree austriache
Controllo delle lauree acquistate in Austria dai cittadini dell’Alto Adige. Abolizione del decreto legge che le riconosceva, convalidazone obbligatoria per qeulle acqiustate dopo il 1918, a mezzo di esami, dopo un anno di frequenza in università italiane. Altirmenti non saranno riconosciute per esercitare professioni e ricoprire cariche
Belle Arti
Le scuole d’arte di Bolzano e Gardena, acquistano vieppiù l’importanza e il gusto dell’italianità , con rinnovamento di programmi e di parte del personale. Si dannoo speciali cure alle scuole statali dell’Alto Adige d’ogni grado dal punto di vista dell’arredamento artisitco e dell’educazione estetica. Dove occorrano gli edifici nuovi, si cura lo stile di un’italianità propria, regionale, montana, di cui si hanno i felici elementi a Bolzano e nell’Oltr’Adige.
La Sopraintendenza di Trento è pure autorizzata a promuovere le costruzioni nuove, la presentazione dei disegni, e vietare le deformazioni esotiche tendenziose, ad imporre la correzione di certe linee e costruzioni recenti di tipo ostentatamente straniero, ad allontanare le sgangherate tabelle di richiamo che offendono insieme il paesaggio, l’italianità e il buon gusto.
La Sopraintendenza di Trento è pure autorizzata a promuovere qualche affermazione della risaliente italianità nel campo edilizio, col restauro di alcuni dei più storici castelli ateesini e di qualche edificio sacro.
La Chiesa
Un’istituzione secolare come è la Chiesa, suole giungere alle sue deliberazioni con meditata lentezza. Ma l’Italia non può non avere di mira una nuova circoscrizone diocesana: cieè la creazione di una diocesi transalpina (Innsbruck) delimitando la diocesi di Bressanone al confine di Stato. Sarebbe opporurtuna l’aggregazioen dell’Alta Venosta alla diocesi tridentina, e in compenso l’aggregazione alla brissiniese dei decanati di Chiusa e Castelrotto con la Gardena, convservando ad essa Ampezzo e Livinallongo. Così anche la diocesi di Bressanone acquisterebbe largamente il carattere mistilingue e probabilmente avrebbe in avvenire un vescovo italiano.
Clero
Controllo rigoroso sull’azione del clero, esigendo un’opera pacificatrice e puramente cristiana, con eliminazine degli elementi anti italiani. Diritto dei servizi religiosi in entrambe le lingue in tutte le chiese della regione, nominatamente nel Duomo di Bolzano. Non ammessa la pertinenza eclusiva d’edifizi sacri ad una delle due nazionalità conviventi.






