von mas 10.08.2023 06:45 Uhr

Briciole di Memoria: Ettore Tolomei, il Tirolo „vietato“

Il 15 luglio 1923, Ettore Tolomei pronunciava a Bolzano un discorso in cui esponeva i caposaldi della politica fascista di cancellazione identitaria e di assimilazione nella terra tirolese da poco annessa al Regno d’Italia:  Vietata la denominazione di Tirolo e  l’aggettivo tirolese;  ma anche nuovi toponimi, nomi di vie e cognomi…

Al centro della foto, il sen. Tolomei durante una manifestazione fascista

La settimana scorsa  abbiamo  presentato alcuni estratti dal discorso tenuto da Ettore Tomomei a Bolzano il 15 luglio 1923,  tratto dalla documentazione che il Dottor Cristian Kollmann ha messo a disposizione della nostra redazione.  (Ecco il link all’articolo già pubblicato :  BRICIOLE DI MEMORIA: Ettore Tolomei, fra Bolzano e Trento

Come preannunciato, eccone oggi qualche nuovo stralcio: il divieto  della denominazione di Tirolo e  dell’aggettivo tirolese,  i toponimi, le vie, i cognomi, ma anche i rifugi dell’Alpenverein e una statua di Druso, il „conquistatore dell’Alto Adige“, al posto di Walther von der Vogelweide

Divieto delle deominazioni "abusive"

Divieto delle denominazioni regionali abusive: Südtirol, Deutsch-Südtirol.

Accanto alla denominazione ufficiale Provincia di Trento e alla denominazione regionale ammessa di Venezia Tridentina, sono mantenute le denominazioni subregionali Trentino e  Alto Adige. Per i tedeschi, l’Alto Adige resta col suo nome ovvero  Etschland:  l’aggettivo regionale, corrispondente all’italiano atesino, è Etschländer.  Ai tempi del mal riflusso nittano, sordido delle schiume della rinunzia si fece rientrare nell’uso per le società, per i giornali, per le banche,  la denominazione di Deutsch-Südtirol, per ricomporre forse le due metà del muscolo spezzato.   Tirolo ed Austria sono macerie!

Saranno colpiti di sequestro i giornali e i periodici che continuassero a usare le espressioni di   Südtirol e Südtiroler, che hanno tendenza antistatale. Per le banche, le società, le ditte commerciali, gli alberghi, è vietata la denominazione di Tirolo e  l’aggettivo tirolese. E’soppresso conseguentemente il giornale di Bolzano „Der Tiroler“, il quale semmai potrà risorgere come „Etschländer“  o con altro nome di suo gradimento

 

Nomenclatura locale

Ttaliana o bilingue con la precedenza della forma italiana.  Ho imposto,  dopo 33 anni di assidua lotta,  la nomenclatura italiana applicando  il noto decreto che assegna a molti dei luoghi maggiori dell’Alto Adige il nome italiano esclusivamente , ad altri il nome bilingue,  e per i minori autorizza l’uso dei prontuari e repertori della Reale Società Geografica italiana. Si ordina l’apposizione di scritte e tabelle nel centro e nelle diverse estremità degli abitati,  sempre con la precedenza alla forma italiana. La sSocietà Geografica pubblicherà una seconda edizione del prontuario

 

Tabelle e scritte

In armonia col criterio toponomastico, i paesi dell’Alto Adige nei quali, per la prevalenza acccertta degli italiani è italiana la scuola, devono avere le tabelle degli  uffici pubblici e degli alberghi in italiano ed ivi è anche  applicata la tassa sulle insegne straniere. Bilinqui neglii altri paesi (sempre colla precedenza della lingua italiana) ed ivi la tassa non è applicata.

 

Nomenclatura delle vie

Collo stesso criterio, o italiana tutta o bilingue (con precedenza della forma italiana) la nomenclatura delle vie civiche, ovunque (come già è stato fatto nei  centri principali)

 

Disposizioni di legge sui cognomi

In armonia colla legge Corbino (fondata sul principio di ricondurre coattivamente le famiglie italiane semi-germanizzarte al loro dovere verso la scuola italiana) sono da ricondurre in via legale i cognimi germanizzati alla forma originale. Per altri cognomi,  ai quali si potrebbe restituire una forma italiana ma non sia applicata la coercizione di uoi sora, viene ammesso e proposto il cambiamento facoltativo e si pubblicano all’uopo oppurtuni elenchi

 

Pubblica Sicurezza - Carabinieri

Il servizio di pubblica sicurezza a mezzo dei Carabinieri, non avrà le proporzioni usuali d’ogni altra regione, ma sarà intensificato, in vista anche dell’influenza politica della penetrazione nazionale, con maggior numero di tenenze, stazioni e distaccamenti.

E‘ da dare  la preferenza ai Carabinieri veneti e lombardi. E‘ da apparecchiare, con un corso speciale da istitiuire a Bolznao, un contintgente di carabinieri specializzati per l’Alto Adige (preferibilmente fra lombardi, trentini e veneti, che appresero già praticamente il tedeso emigrando) non Carabineiri tedeschi istuiriti nel’italiano, come ha voluto l’amministrazione precedente, ma carabinieri italiani istruiti nel tedesco e negli usi locali.

Statua di Walter trasferita

La statua di Walter von der Vogelweide (trovatore germanico di incerta orgine, statua eretta sulpa piazza principale di Bolzano per artificiosa affermazione di perpetuo germaniesimo),  viene trasfertia nel giardino del Museo. (NdR: la statua è tornata al suo posto solo nel novembre 1981…)

S’innalza in luogo di essa, per pubblica sottoscrizione, una copia della classica statua di Druso, il conquistatore dell’Alto Adige.

I busti e le lapidi degli Imperatori e Arciduchi d’Asburgo sono allontanati e trasferiti al Museo.

Alpenverein e Società alpina - Rifugi

Non è ammissibile in terra di confine, che abbiamo gelosamente a custodire, un Alpenverein in opposizione all’Alpinismo italiano. Esistevano nell’Alto Adige  13 sezioni del Club Alpino Austro-Gemranico che naturlamnente non potevano sussistere come tali dopo l’annessione. Potevano sussistere come sezioni della Società Alpina Nazionale(Club Alpino Italiano) ed in tale veste … potevano conservare ciasscna i propri rifugi alpini. Invece ai tempi nittiani si persmise che le 13 sezioni cisalpine si fondessero in un solo Alpenverein, che ha giurisdizione alpinistica sull’intiero Alto Adige.  E‘ sorta dopo la valorosa sezione del Club Alpino Italiano con sede al Bolanano, che rivendica la giurisdizione alpinistica sul territorio  medesimo ed ha ora parecchi rifugi già appartenenti alle sezioni straniere (germaniche e austricahe).  A lato di essa le ex seioni cisalpine potranno ricostituirsi, ma come sezioni atesine della grande Società alpina Italiana

E‘ stato stabilito che i rifugi già appartenenti a sezioni estere (germaniche, austriache o dei nuovi stati austriaci,   devoluti, con o senza compenso, alo Stato itaiano, siano gestiti dal Club Alpino Italiano o per esso dalle sue sezioni di Trento e di Bolzano.

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