von mas 03.08.2023 06:45 Uhr

Briciole di Memoria: Ettore Toleomei, fra Bolzano e Trento

Il 15 luglio 1923, Ettore Tolomei pronunciava a Bolzano un discorso in cui esponeva i capisaldi della politica fascista di cencellazione identitaria e di assimilazione nella terra tirolese da poco annessa al Regno d’Italia.   Il manifesto che annuncia l’avvenimento è firmato – prima istituzione fra tutte – dalla Legione Trentina; anche „i combattenti trentini“ vi aderscono.   Oggi e nelle prossime settimane ne riporteremo qualche stralcio che riteniamo di particolare interesse, ringraziando il dottor Cristian Kollmann per aver messo a disposizone   della redazione di UT24 questa preziosa documentazione

Al centro della foto, il sen. Tolomei durante una manifestazione fascista

La settimana scorsa  abbiamo  presentare l’iniziativa della Süd-Tiroler Freiheit  nel centenario del discorso di Tolomei contro i Sudtirolesi   (TOLOMEI DIVENTA ISTALLAZIONE ARTISTICA ).

Il Dottor Cristian Kollmann ha messo a disposizione della nostra redazione il testo completo del discorso, oltra a diversa altra interessante documentazione. Come preannunciato, oggi ne pubblichiamo  i primi stralci, che riguardano anche  e / o in particolare la parte più meridionale del Tirolo.

L’appello dei combattenti trentini a presenziare all’evento: 

Non vi può essere italiano, né uomo ragionevole al mondo, il quale non veda come l’avere segnato il confine al Brennero e alla linea delle Alpi è stato tra i pochi atti della pace mondiale che alla pace siano destinati a servire realtmente e durabilmente. Chi favorisca l’iniziativa del gesto dovrà portarne la responsabilità davanti a Dio e agli uomini. Questo vogliono dgli italiani.

Gli alpini, del quali Ettore Tolomei è un nobilissimo compagno, osserveranno la consegna.

I combattenti trentini aderiscono all’odierna manifestazione; inviano a Ettore Tolomei, per quanto ha dato alla causa della Patria,  della libertà e della pace,  un fraterno e deferente saluto

La milizia fascita al servizio d’ordine, gli onori di casa della Legione Trentina

Il discorso del senatore Tolomei,  ascoltato con la più grande attenzione e col massimo interesse,  viene salutato alla fine da una fragorosa imponente ovazione.  Le camicie nere gli si stringono intorno,  le schiere dei giovani l’accompagnano tra gli applausi.

Numerosissime le adesioni pervenute alla Legione Trentina da parte di comuni, associazioni e privati. Presenti tutte le autorità civili e  militari, rappresentanze delle associazione italiane, il commissario prefettizio di Bolzano, il presidente della Legione, trentini giunti da ogni dove.

Il servizio d’onore era prestato dalla milizia fascista e gli onori di casa vennero fatti dal gruppo di Bolzano della Legione Trentina

Il discorso: l'introduzione

Italiani dell’Alto Adige! Io vi porto una parola di fede. Un anno fa i piccoli furbi della politica stavano ancora costruendo il loro edifizio di opportunismo falso e miserabile,  finché non venne un generoso impeto di indignazione pubblica a rovesciarlo

„Leviamo la testa!“  gridai allora e demmo il crollo e la baracca triste rovinò.  E‘ da Bolzano, ricordiamolo, è da Bolzano  che partì il grande moto d’ottobre  (NdR. la „Marcia su Bolzano“ e su Trento dei primi di ottobre 1922 furono il prologo della Marcia su Roma). E‘ dal cuore dell’Alto Adige che venne l’impulso e da questo antico fondo di vulcani che proruppe l‚eruzione delle camicie nere,  la travolgente azione di Bolzano iniziò la rivoluzione e riportò a Roma in trionfo l’anima della Vittoria.  non sia dimenticato mai!  (…)

Nnon si fa torto a nessuno,  ma si cancellano le prepotenze austriache del passato, ma si abbattono le barriere imposte, ma si aprono tutte le porte all’avvenire.

La rivoluzione di ottobre ha respinto l’onta delle viltà intollerabili. Gli errori dei governi disfattisti devono essere cancellati. Virtualmente abbiamo vinto. Abbiamo sgombrato il terreno. Ma non basta. Occorre costruire.  (…)

Il Governo agirà senza risparmio e senza indugio,  raggiungendo la massima efficienza nel minimo tempo. La sicurezza nazionale al Brennero,  e nella preziosa regione atesina, questa maggiore porta d’Italia alla quale è legata la fortuna dello Stato con la potenzialità e l’influenza politica dell’Italia nell’europa centrale, vuole un complesso di provvedimenti che investe facoltà  e attribuzioni di  tutte le amministrazioni dello Stato.

Dalla penetrazione ferroviaria e stradale agli acquisti di suono e alla colonizzazione dei combattenti,  dalle scuole e dagli asili al dislocamento delle truppe, dai nuovi centri amministrativi e doganali alle opzioni e all’incolato,  dalle segreterie comunali alle istituzioni agrarie e industriali. In ogni opera,  in ogni campo,  deve presiedere alle decisioni del governo il criterio unitario della penetrazione nazionale

 

 

I Provvedimenti: parte politico - amministrativa

Vediamo prima la parte politico- amministrativa.

Consiglio provinciale unico. Perduta la speranza di costituire l’Alto Adige in provincia separata,  il Deutscher Verband si agitava per ottenere due sezioni di consiglio,  una delle quali a Bolzano. N. Unico a Trento,  come unico per l’Istria.

Criterio di accentramento politico amministrativo a tTento. In compenso una parte dei servizi di speciale natura,  nominativamente militare e ferroviaria, centro a Bolzano.

Trento e Bolzano città sorelle.

Territorio della provincia di Trento stabilizzato. Dopo l’opportuna assegnazione d‚Ampezzo e di Livinallongo alla provincia di Belluno, non occorrono altri mutamenti, non  altre cessioni di lembi alle province finitime

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