von mas 25.07.2023 11:00 Uhr

Tolomei diventa installazione artistica

Una particolare iniziativa della Südtiroler Freiheit in occasione del centenario del discorso di Tolomei contro i Sudtirolesi.  Nel corso del mese di agosto, per la nostra rubrica del giovedì „Briciole di Memoria“ pubblicheremo vari stralci dell’interessante documentazione che Cristian Kollmann ci ha messo a disposizione

Cento anni fa, il 15 luglio 1923, Ettore Tolomei tenne un discorso nel Teatro Comunale di Bolzano sul tema: „Intendimenti del Governo Nazionale per l’Alto Adige“. In esso presentò un programma completo per la denazionalizzazione e l’italianizzazione del Sudtirolo. Tolomei è passato alla storia come il becchino del Sudtirolo e l’inventore dell’Alto Adige.

-In occasione del centenario, la Süd-Tiroler Freiheit ha presentato i punti salienti del discorso d’odio di Tolomei su fogli di carta appesi a uno stendino nel Parco della Città di Bolzano come parte di un’installazione artistica. Non è un caso che sia stato scelto proprio il Parco di Bolzano: un tempo qui si trovava il Teatro Comunale di Bolzano, dove Tolomei fece il suo ingresso in grande stile, ma che fu completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Ogni foglia dello stendino rappresenta uno dei 39 punti in cui Ettore Tolomei elencava le sue richieste nazionaliste.

L’incitamento all’odio di Tolomei contro i sudtirolesi come installazione artistica. Esattamente 100 anni fa, il 15 luglio 1923, Ettore Tolomei tenne un discorso al Teatro Comunale di Bolzano sul tema: „Intendimenti del Governo Nazionale per l’Alto Adige“. In esso ha presentato un vasto programma per la snazionalizzazione e l’italianizzazione del Sudtirolo. Tolomei è passato alla storia come il becchino del Sudtirolo e come l’inventore dell’Alto Adige.

In occasione del 100° anniversario, la Süd-Tiroler Freiheit ha presentato i punti chiave dell’incitamento all’odio di Tolomei nell’ambito di un’installazione artistica su foglie appese a uno stendibiancheria nel parco civico di Bolzano. Non è un caso che per questo sia stato scelto il parco civico di Bolzano: qui sorgeva un tempo il teatro comunale di Bolzano, in cui Tolomei all’epoca tenne il suo grande spettacolo e che fu completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale. Ogni foglia della corda da bucato rappresenta uno dei 39 punti sotto i quali Ettore Tolomei classifica le sue rivendicazioni nazionaliste.

Le richieste riguardavano tutti i settori della vita politico-amministrativa, economica, sociale e, in particolare, culturale. Servirono solo a sopprimere, superare e infine assimilare i sudtirolesi. Alcune delle richieste sono state attuate subito dopo il discorso di Tolomei, come la fusione del Sudtirolo e del Trentino in un’unica provincia a maggioranza italiana con Trento come capoluogo. L’attuazione di molte altre richieste non si è fatta attendere, come il divieto della lingua tedesca.

Dopo la fine del fascismo, una serie di misure furono revocate, ma le conseguenze di queste si fanno ancora sentire per la maggior parte oggi, e alcune misure sono addirittura oggi pienamente mantenute, come i toponimi italianizzati a livello nazionale. „Le richieste di Tolomei sono appese a una corda da bucato e sono il simbolo del tentativo di lavarle nel tempo“, afferma Cristian Kollmann. E ancora: “Ma sono e rimangono sporchi, perché fino ad oggi sono espressione di una politica di oppressione senza precedenti e irrispettosa da parte di un fanatico megalomane! Per alcuni partiti italiani, per i Verdi e nel frattempo in parte anche per l’SVP, servono ancora come fonte di ispirazione per la loro politica di assimilazione dei sudtirolesi in corso. La difesa e la relativizzazione dei simboli e dei toponimi fascisti, la richiesta dell’introduzione di una scuola mista o l’abolizione della scuola tedesca o del proporzionale etnico sono ancora oggi all’ordine del giorno di questi partiti antitirolesi».

 

 

 

 

 

L’installazione artistica della Süd-Tiroler Freiheit ha lo scopo di commemorare il discorso odioso di 100 anni fa. Ma dovrebbe mettere in guardia e ammonire: mettere in guardia contro la trascuratezza nell’affrontare lo spirito fascista, che è ancora onnipresente in Sudtirolo; ed esortare le persone a prendere le distanze da ogni tipo di politica nazionalista di oppressione e a vivere insieme pacificamente e onestamente.

 

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