von fpm 26.05.2023 13:00 Uhr

Il 26 maggio 1935 sul Doss Trento fu inaugurato il mausoleo a Cesare Battisti

Da allora ospita le spoglie di chi ha tradito combattendo al fianco di Francia e Inghilterra contro la sua gente tirolese e l’Impero austroungarico.

Molto spesso si sente dire che Cesare Battisti è ancora una figura poco conosciuta cercando di rivalutarla come geografo ma allora vien da chiedersi che senso hanno le migliaia di vie e di piazze a lui titolate, le migliaia di pagine scritte sul personaggio, la miriade di congressi tenuti in ogni parte d’Italia che hanno trasformato Battisti da traditore a “martire ed eroe”.  Il monumento sul Doss Trento voluto da Benito Mussolini quasi a consolidare il loro legame è ancor oggi per molti tirolesi della provincia di Trento, un monumento discutibile e scomodo.

Come ha ben documentato Giuseppe Mattuella attento studioso della storia tirolese, (suggeriamo in particolare due suoi libri, Cesare Battisti: il Tirolo tradito e Cesare Battisti: 10 luglio 1916. Una fine cercata?), “in questi ultimi anni”, scrive Mattuella, “la figura di Battisti si è un po’ offuscata causa certe Verità storiche che stanno venendo a galla, e per questa ragione si è dato il via a quell’opera di puntellamento della Sua figura, puntando su altre qualità, quella del geografo, del deputato, del politico, del giornalista. Vien da dire però che ciò che viene rifiutato da molta gente trentina, come di altre regioni, è proprio quel Battisti descritto dai ragazzi delle scuole Sanzio, cioè quel “deputato austriaco (spia al soldo dell’Italia) che ha tradito il suo Parlamento e la sua gente, per sparare contro i suoi connazionali”.

Battisti nel gennaio 1899 inviava tra l’altro al Capo di Stato Maggiore del Comando Divisione Militare di Milano, Carlo Porro, braccio destro di Cadorna nella guerra 15/18, la sua tesi di Laurea, appunto sul Trentino. Poteva essere buona fede? Anche no perché per far meglio conoscere questa nostra Terra, se gli stava così a cuore, avrebbe potuto inviarla all’Istituto Geografico De Agostini, già esistente, non a un militare italiano.

Possiamo tranquillamente affermare e documentare che Battisti vestito con qualsiasi abito, sia da giornalista, da politico, da deputato e quant’altro, ha sempre avuto un unico chiodo fisso, esattamente portare questa terra allora Tirolese sotto dominio italiano.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite