L’Aisciuda Ladina

Aisciuda’ in ladino significa ‘primavera’ ma il termine, affiancato a ‘ladina’, riporta anche a un momento storico di rinascita del sentimento identitario che contraddistingue questo popolo di minoranza linguistica subito dopo la Prima Guerra Mondiale.
Il 5 maggio del 1920 i ladini del Sella si radunarono al Passo Gardena per manifestare la loro volontà di essere un popolo unico per lingua, storia e cultura, nonostante la suddivisione politico-amministrativa in tre provincie e due regioni.
In questa occasione venne anche esposta per la prima volta la bandiera ladina a tre colori: blu come il cielo, bianco come la neve e verde come i pascoli e i boschi, simbolo di questa unità .
La Ladinia dolomitica comprende le valli ladine che convogliano verso il massiccio del Sella: la val di Fassa, la val Gardena, la val Badia, Livinallongo e Ampezzo.
Per celebrare l’Aisicuda ladina, ogni anno il Comun general de Fascia individua un argomento specifico, che abbraccia le diverse realtà che insistono sul territorio fassano e interladino, con lo scopo di diffondere la lingua e l’identità e di promuovere l’inclusione linguistica.
Ma che cosa significa identità oggi? Al giorno d’oggi i confini del sentimento di identità diventano sempre più frastagliati, meno netti e monolitici,  e il concetto stesso di „identità “ assume significati diversi. È proprio per questo che il Comun General de Fascia, l’Istitut Cultural Ladin, la Scola ladina de Fascia e l’Union di Ladins de Fascia hanno avviato questa collaborazione, affinché tutti possano sentirsi parte della nostra terra, che ospita una grande ricchezza da coltivare e conservare, per crescere insieme come persone e come comunità .
L’Aisciuda Ladina di quest’anno ci offre un ricco programma con numerosi appuntamenti e attività , per essere sì la festa della ligua e dell’identità ladina, ma anche la festa di tutte le altre lingue e delle culture che convivono nella nostra valle, riconoscendo a tutte e a ognuna la uguale importanza e uguale diritto a essere difese e conservate. Ognuno di noi si arriccchisce nell’incontro con altre persone, con altre culture, e – naturalmente – con altre lingue.
Ecco il programma completo






