Briciole di Memoria: La Notte dei Fuochi – 2°

Subito dopo la NOTTE DEI FUOCHI furono arrestati quasi tutti gli Schützen delle varie compagnie per poi essere sottoporli a barbari interrogatori.
Qui di seguito alcune testimonianze dirette basate su documenti autentici ed ufficiali che gettano luce su fatti barbari perpetrati da uno stato che si definiva „faro di civiltà e democrazia per il mondo intero“
Queste letture che vi propongo per alcuni giovedì, dovrebbero far arrossire ancora oggi i Nazionalisti che mai chiesero scusa di quanto fatto ai propri cittadini in quel vergognoso periodo.
Qui il link all’articolo già pubblicato: LA NOTTE DEI FUOCHI – 1
Sepp Mitterhofer
Le torture inflitte a Sepp Mitterhofer sempre nella caserma di Merano dove fu condotto a colpi di calcio di fucile.
„Nel corridoio del primo piano dovetti stare sull’attenti fino al mattino, ogni volta che mi muovevo anche solo un poco, una guardia mi colpiva con il calcio del fucile. Le braccia, i piedi e la schiena mi facevano talmente male che sudavo freddo. Nelle stanze accanto sentivo altre persone urlare e gemere continuamente dal dolore. In totale dovetti stare sull’attenti per due giorni e tre notti, senza mangiare, bere e dormire. In questo periodo di tempo fui interrogato circa quindici volte, e durante gli interrogatori venni sempre maltrattato. Prendevano a calci i miei piedi e il mio sedere e mi salivano sulle dita dei piedi. Mi minacciavano di strapparmi i peli del pube e di appendere dei pesi ai miei genitali. Il maggior numero di colpi mi furono dati sulla faccia, che si gonfiò così tanto che poi non riuscivo più ad aprire la bocca per mangiare. Le braccia mi venivano inarcate violentemente dietro la schiena, fino a che urlavo forte di dolore. Una volta dovetti spogliarmi e quando ero mezzo nudo, venni preso a pugni per così tanto tempo che crollai privo di sensi. Non so per quanto tempo io sia rimasto privo di sensi, ma quando mi ripresi, ero tutto bagnato perché mi avevano gettato addosso dell’acqua. Più volte dovetti stare in piedi per ore davanti a proiettori accesi e fissare la luce finché il sudore scorreva e gli occhi mi dolevano in maniera terribile.
Mi tiravano le orecchie e mi strappavano interi ciuffi di capelli dalla testa … La schiena doveva aderire perfettamente al muro, non appena mi muovevo o sporgevo un po’ le punte dei piedi, un carabiniere che stava davanti a me mi percuoteva le dita dei piedi o il corpo con il calcio del fucile. Una volta mi fecero stare in piedi nel corridoio, e un’altra volta mi piazzarono un faro davanti agli occhi. Le gambe mi si paralizzarono fino alle ginocchia, tutt’e due le volte mi dovettero portar via di peso.”
Tratto dal libro „LA NOTTE DEI FUOCHI“ di Roland Lang, Pag 51
Franz Höfler
La morte di Franz Höfler. (lettera conservata nell’archivio Provinciale della SVP)
Signor dott. Silvius Magnago
Siccome ho sentito che Lei ha espresso il desiderio di avere informazioni più precise sui maltrattamenti, con la presente vorrei comunicarLe quanto segue. Sono stato arrestato sabato 15 luglio, di notte. Dal sabato fino al mattino del martedì dovetti stare ininterrottamente sull’attenti senza mangiare e bere niente. Martedì venni poi interrogato, e mi mossero le accuse più incredibili. Quando negai tutto, venni riempito di calci e di pugni sulla faccia. Parimenti con il calcio del fucile venni picchiato così forte sulle dita dei piedi che ancora oggi, dopo due mesi, il mio alluce non è guarito e ha bisogno di cure mediche. Poi ancora ho dovuto stare in piedi sotto un faro per 3 – 4 ore, subendone un danno perché ho gli occhi sensibili e adesso vedo molto meno.
Poi ancora mi hanno strappato l’orecchio sinistro dove sanguinai molto. Mercoledì mi sbatterono ancora una volta sul pavimento ed ero quasi privo di sensi. Per sfuggire finalmente a questi maltrattamenti, ho sottoscritto il verbale che mi veniva sottoposto. Quando ero già davanti al giudice istruttore, dai verbali dei carabinieri ho capito con quali documenti menzogneri la polizia aveva tentato di farmi apparire colpevole. Penso che Lei si possa fare un’idea del tipo di maltrattamenti commessi dalla polizia. Questo tipo di trattamento sicuramente non porterà frutti e amore verso gli altri.
Con stima e con piena fiducia, La saluta Franz Höfler”
Franz Höfler non si riprese più dai maltrattamenti subiti e morì in carcere il 22 novembre del 1961 a causa di un emorragia cardiaca dovuta ad una lesione aortica durante l’interrogatorio.
Tratto dal libro „LA NOTTE DEI FUOCHI“ Di Roland Lan ,Pagine 53,54






