Psichiatria trentina

Un dipartimento transmurale articolato su tre unità operative di psichiatria che operano sugli stessi territori dei distretti Nord, Est e Sud attraverso la presa in carico dei pazienti nel loro territorio di residenza e con interventi mirati per fasce di età . La nascita di due strutture dedicate ai pazienti acuti in alternativa al Servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc) ad Arco e la partecipazione al progetto europeo Cope sulla presa in carico dei Neet al fine di intercettare precocemente situazioni di disagio.
Sono queste alcune delle novità sulla riorganizzazione della psichiatria trentina presentate al palazzo della Provincia autonoma di Trento, dall’assessore alla salute Stefania Segnana, assieme al direttore generale Apss Antonio Ferro, alla direttrice dell’Integrazione socio sanitaria Elena Bravi, al direttore del Dipartimento transmurale di salute mentale nonché dell’Unità operativa di psichiatria Nord Claudio Agostini, al direttore dell’unità operativa di psichiatria Est Lorenzo Gasperi e allo psichiatra Giuseppe Bertinazzi dell’unità operativa di psichiatria Sud.






