von mas 28.11.2022 18:02 Uhr

Fiore di Gelsomino

Domani, ,martedì 29 novembre alle ore  21.00, al Cinema Teatro di Cles sarà proiettato “Fiore di Gelsomino“, film del regista Hermann Zadra,  tratto dal romanzo di Paolo Comper.  Il progetto sostiene la Locanda e pastificio dal Barba di Villa Lagarina

 

Il progetto culturale, assolutamente inedito nella sua struttura e forma realizzativa, è nato dall’incontro fra il regista Herman Zadra e il medico trentino Paolo Comper e quindi dall’idea di “rendere visibili” le pagine del suo libro “Fiore di Gelsomino”, traendone la sceneggiatura, ma in un modo assolutamente inedito. Con la collaborazione di Stefano Natali direttore di fotografia, dell’assistente alla regia e infaticabile direttore di produzione Enzo Battisti, e  grazie al coinvolgimento di numerosi volontari, appassionati, associazioni, cooperative fra cui anche cooperative sociali, aziende ed enti, coinvolti grazie a un vero e proprio laboratorio multimediale itinerante sul territorio, aperto a ogni forma di partecipazione, il progetto ha cominciato a prendere forma.

La grande differenza rispetto ai canoni tradizionali di un filmato è principalmente dovuta al fatto che gli “attori” non sono professionisti, ma persone “della porta accanto” e grazie alla loro presenza, entusiasmo e a una sorprendente capacità interpretativa sono riusciti comunque ad animare i personaggi della sceneggiatura. Sono oltre 100 le “comparse” che hanno interpretato quindi insieme le vicende del romanzo, esprimendo al contempo  anche la loro forte appartenenza al territorio.

“Fiore di Gelsomino” è un romanzo che si ambienta fra gli anni 60 e i nostri giorni, con una storia articolata che si snoda intorno a una serie di personaggi fra cui spiccano la figura di un agricoltore trentino ex bancario e una profuga proveniente dal Libano in guerra, che troverà in lui un grande amore dopo essere sfuggita a una banda  di delinquenti che la sfruttavano. Una storia d’amore apparentemente impossibile, che si sviluppa in vari paesi della Vallagarina dove l’agricoltore vive e che riuscirà a coinvolgere tutta una comunità.

La rievocazione dei ricordi di Aldo (bambino e quindi adolescente) nella prima parte del movie sono una prima traccia per ricostruire  in modo molto suggestivo uno spaccato di vita trentina, un punto di osservazione privilegiato, attraverso la ricostruzione degli ambienti, degli oggetti, dei mestieri, grazie alla collaborazione con il Museo della Civiltà Contadina di Riva di Vallarsa.

Il movie è stato integrato da una serie di immagini e di contenuti con  particolare riferimento alla promozione del territorio trentino con vari approfondimenti di carattere  geografico, storico e culturale. (I ricordi del nonno ad Aldo bambino, il lavoro in montagna, la scuola, le scene con Aldo e la moglie ambientate nei luoghi più suggestivi, fra cui Castel Beseno). Il ruolo dei volontari  ha rivestito un’importanza fondamentale per tutta la realizzazione  del movie, dalla logistica alle comparse. Sono state coinvolte  associazioni di volontariato, cooperative sociali,  filodrammatiche,  enti, musei, aziende e associazioni culturali, e gli “attori” hanno operato a vario titolo accanto a specialisti di ripresa,  trasformando le fasi attuative del progetto e il set di ogni ripresa  in un laboratorio culturale virtuale  di notevole spessore, basti pensare alla ricostruzione degli ambienti, dei mestieri, all’arredamento, alle esperienze delle tecniche di ripresa.

Finalità del progetto è quella di sostenere la Cooperativa Sociale Dal Barba di Villa Lagarina ed i suoi ragazzi affetti da neurodisabilità, che hanno anche partecipato alle riprese, con un calendario di presentazioni del movie sul territorio provinciale.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite