Ich, Kerschbaumer – 15 ottobre 1962

Nei giorni scorsi – dal 10 al 14 ottobre – si è svolta l’udienza di appello contro gli studenti austriaci e germanici che il 26 febbraio di quest’anno erano stati condannati a diversi anni di carcere.
Gli imputati erano accusati di aver compiuto un’azione con bottiglie incendiarie nei depositi bagagli delle stazioni ferroviarie italiane nel settembre 1961.
All’epoca, i tre austriaci Helmut Winterberger, Rainer Mauritz e Richard Schwach erano stati condannati a cinque anni e mezzo di carcere ciascuno per „cospirazione politica“, possesso di esplosivi e tentato danneggiamento di proprietà . L’austriaco Helmut Golowitsch (primo da sinistra) e i tedeschi August Schlegl, Johannes Klein (secondo da sinistra) e Albert Meurer hanno ricevuto più di quattro anni di carcere ciascuno.
L‚accusa aveva inizialmente chiesto l’ergastolo per alto tradimento ai sensi dell’articolo 241 („attentato all’unità dello Stato“) del codice penale fascista, ancora in vigore. (Ne ho parlato il 9 e il 26 febbraio).
Nell’udienza d’appello di ieri a Roma, le pene detentive sono state ridotte di 6 mesi ciascuna.
Fonte del testo e fotografica: Otto Scrinzi, Chronik Südtirol 1959-1969, pagina 305 e 254






