von mas 11.09.2022 06:45 Uhr

Tracce di fede: L’altare dell’Annunciazione

La fede, semplice ma profonda, di chi ha vissuto per secoli ed ancora vive fra le valli e le montagne della nostra Terra, è testimoniata da decine e decine di segni, di tracce.  Il nostro viaggio oggi passa dalle Giudicarie

Foto: Manuela Sartori / UT24

Tracce di fede, indelebili.  Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese.  A volte sono segni importanti,  dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità, altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede.

Il nostro cammino oggi ci riporta in terra giudicariese, più precisamente a Castel Stenico, dove è temporaneamente custodito per il restauro della struttura – l’altare della chiesa di San Silvestro a Vigo Lomaso.    L’opera, dipinta dai veronesi Ligozzi padre e figlio, quest’ultimo più tardi pittore alla corte medicea,  risale al 1557 ed è un particolare altare a portelle, che nei giorni feriali veniva chiuse, per essere aperte nelle festività e durante le celebrazioni.

I dipinti, realizzati a tempera su tavole di legno, rappresentano all’esterno (e visibile a portelle chiuse) l’Annunciazione di Maria con gli Arcangeli Michele e Raffaele.  Al’interno invece sono raffigurati San Martino che divide il mantello con il povero, Sant’Antonio, San Rocco e San Giovanni Battista.

Oltre al valore artistico, le pitture rivelano un grande valore religioso e spirituale: le immagini sono raffinate, ma semplici e immediate.  Proprio come la fede di chi, per secoli, vi si è inginocchiato di fronte, raccolto in preghiera.

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