Voci di montagna – L’Auselon e le streghe del Lago Pisorno

Tradizione, dal verbo latino tradĕre, ossia consegnare, tramandare. Da secoli generazioni si sono “tradite” il sapere, prima per via orale e poi per iscritto. Tradire il sapere, nasconde appunto quel significato sinistro di tramandare in forma oscura, avvolgendo in forma ermetica la realtà, ammantandola di fascinoso enigma e mistero. Tutto questo caratterizza appunto la leggenda, in cui il quadro reale della vita viene dipinto con i colori favolistici della fantasia, consegnando ai posteri l’opera di un popolo che ha racchiuso in essa la sua storia e i suoi saperi.

Il territorio della montagna da sempre, negli antri delle sue grotte, nei fitti boschi delle sue vallate, nelle strette vie dei suoi paesi inerpicati sulle alture più recondite, offre a chi la popola e a chi la visita il suono di voci indefinite di storie lontane, di inumane esperienze e sovrumane avventure, dove l’irreale si confonde con la verità di popoli che nelle loro leggende mantengono viva la loro essenza.

In alto, tra i monti, nel silenzio rotto dal verso degli animali e dalla voce di qualche pastore, c’è il piccolo lago Pisorno, un luogo misterioso, visitato con timore.

Si racconta della sua profondità. Un uomo volle verificare, raccolse tutte le funi che possedeva, le annodò, attaccò un sasso alla fune e gettò il tutto nel lago, ma non riuscì a toccare il fondo. Incuriosito, si avvicinò all’acqua, una forza misteriosa attraverso un gorgo lo trascinò nell’abisso.

E che dire delle perfide streghe? Cercate di non disturbarle gettando sassi nel lago. Un pastorello, che giocando faceva rimbalzare i sassi sulla superficie del lago, stupito vide affiorare un nanetto arrabbiato e successivamente le streghe provocarono un violento temporale con tuoni, fulmini e tempesta.

Nel lago Pisorno ha la dimora il temuto auselon, mezzo drago e mezzo uccello, sempre pronto a spiccare il volo e planare dove ci sono bambini disobbedienti, portandoli via lontano oltre le valli e i monti, per essere educati con severità; alla fine, quando ritornati obbedienti e d educati, vengono riportati a casa da mamma e papà. A scanso di brutte avventure è sempre bene ubbidire ai genitori!