Solo per amore – Cantando dentro al cuore della terra
La passione di Marco è la speleologia: in quel mondo sotterraneo, fatto di cunicoli e di cavità , di notte fonda e di rumori amplificati, di „alpinismo al negativo“ e di „arrampicate alla rovescia“ col fango fin dentro le orecchie, lui e i soci del Gruppo Grotte Selva sono di casa.
Claudio invece canta. Il coro Val Bronzale è uno degli innumerevoli gruppi corali della nostra terra: la musica e l’armonia nate fra le montagne, le parole che raccontano di storie, di tradizioni, di un tempo che a volte pare lontanissimo altre invece appena lì, sono la passione sua, degli altri coristi e di Davide Minati, il maestro che li guida e li dirige.
Claudio e Marco sono padre e figlio. In famiglia le passioni non dividono, anzi, si con-dividono e diventano ancora più profonde, i legami si allargano fino a coinvolgere i due gruppi, le due associazioni, i due paesi: così nascono progetti e sogni comuni, e anche le idee più incredibili e azzardate diventano realtà .

Uno di questi sogni impossibili si è realizzato pochi giorni fa: un concerto corale nel cuore della terra, dentro alla Grotta della Bigonda. E‘ un luogo unico e in parte ancora inesplorato, scoperto negli anni Cinquanta da un gruppo di giovani di Selva di Grigno: con ventisette chilometri di gallerie e cunicoli, con quasi cinquanta laghi interni formati dalle acque che per vie misteriose defluiscono dalla Piana di Marcesina, la Bigonda è un complesso ed affascinante mondo sotterraneo.
I problemi tecnici e logistici sono infiniti: l’accesso accompagnato dei coristi, quello del pubblico e il loro posizionamento, la messa in sicurezza dei percorsi e degli spazi adibiti a palcoscenico e platea, l’illuminazione, l’amplificazione… Realizzare i sogni non è facile, si sa, bisogna tirarsi su le maniche e crederci davvero forte.
Con l’impegno, l’aiuto di tutti e la collaborazione di tanti, qualche giorno fa un primo pezzetto di sogno si è avverato: i video che il Coro Val Bronzale e il Gruppo Grotte Selva ci hanno regalato ne sono la testimonianza migliore.
Abbiamo scritto „un primo pezzetto di sogno“, avete letto bene… Perché questa è solo una prova, ci hanno detto, il progetto è molto più grande. E visto che i sogni, una volta che si è iniziato, bisogna sognarli fino in fondo… ne vivremo ancora di emozioni, belle così e ancora di più. E ci sarà anche Ruggero, il capogruppo del GGS, a cui tutti (redazione di UT24 compresa) facciamo tanti auguri per una pronta guarigione.






