von ap 25.01.2022 15:00 Uhr

27 gennaio 2022- Giornata della Memoria a Rovereto

Sono state presentate le iniziative a cura del Laboratorio di Storia di Rovereto. Quest’anno il ricordo sarà dedicato a „Babij Jar – Storia di un massacro senza fine“

Da undici anni ormai, in occasione della Giornata della memoria (27 gennaio), il Laboratorio di storia di Rovereto e il Collettivo Clochart, in collaborazione con la sezione ANPI “Angelo Bettini” Rovereto – Vallagarina, il Comune di Rovereto propongono alle scuole e alla cittadinanza degli spettacoli che vedono protagonisti i giovani attori/musicisti raccolti nel Laboratorio teatrale studentesco sotto la guida del regista Michele Comite.
Per la Giornata della memoria del 2022 le iniziative del 27 gennaio, promosse anche dalla Fondazione Caritro, sono focalizzate sul massacro di ebrei e oppositori (circa centomila) avvenuto a Babij Jar (Kiev) a partire dal 1941 per mano dei nazisti e dei collaborazionisti ucraini: il più grande eccidio di civili perpetrato nel corso della seconda guerra mondiale fuori dai campi, il più dimenticato e nascosto. 
A rammentare l’eccidio di massa di Babij Jar rimangono lo straordinario romanzo Babij Jar di Anatolij Kuznecov e la 13ª Sinfonia (o quanto meno il I° movimento) che il compositore russo Dimitri Shostakovic realizzò nel dopoguerra su un testo del poeta Evgenij Evtušenko: a questi tre autori, e al loro sforzo di ricordare, si rifà il lavoro del Laboratorio teatrale studentesco. Alle ore 10.00, riservato per le scuole e alle ore 20.30 per la cittadinanza, andrà quindi in scena Babij Jar. Storia di un massacro senza fine (Kiev, settembre 1941- novembre 1943) al Teatro Zandonai, in Corso Bettini 82.
Lo spettacolo teatrale con la regia di Michele Comite, è realizzato in collaborazione con il Laboratorio di storia di Rovereto, il Collettivo Clochart e oltre 15 giovani del Laboratorio teatrale studentesco. Le musiche di Dmítrij Šostakóvič e Marcello Fera sono eseguite da La Piccola Orchestra Lumière, Coro S. Ilario (dir. Federico Mozzi), Ludovico del Pra – basso solista, diretti da Marcello Fera. Le coreografie sono di Hillary Anghileri e la scenografia è un progetto imponente di Tazio Emanuele Leoni: alta 5 metri e lunga 12 metri rappresenta la parete del burrone di 𝐁𝐚𝐛𝐢𝐣 𝐉𝐚𝐫, una presenza inquietante e carica di drammaticità sullo sfondo del Teatro Zandonai. Per la realizzazione della scenografia hanno lavorato oltre 10 giovani volontari e l’ Associazione Delicius, ospitati in una sala comunale del Comune di Besenello.

 

Alle ore 17.30 nella sala Fondazione Caritro a Palazzo del Bene, in P.za Antonio Rosmini ci sarà anche un momento di riflessione dedicato a Le ceneri di Babij Jar. Storia, memoria e rimozione di un eccidio (Kiev 1941-1943) con due storici di rilievo che hanno indagato a fondo e raccontato i genocidi del XX secolo e la politica della memoria dell’Urss e dei Paesi ex – sovietici, moderati da Quinto Antonelli: Antonella Salomoni docente di Storia della shoah e dei genocidi (Università di Bologna), autrice di Le ceneri di Babij Jar. L’eccidio degli ebrei di Kiev (Il Mulino, 2019) e Marcello Flores (Università di Siena) autore di Cattiva memoria. Perché è difficile fare i conti con la storia (2020), e Il genocidio e Il mondo contemporaneo 1945-2020, usciti entrambi per Il Mulino nel 2021.

L’Ingresso è gratuito, prenotazioni sul sito della Fondazione Caritro con obbligo di green pass rafforzato. Lo spettacolo e l’incontro saranno trasmessi anche online sul canale YouTube della Fondazione Caritro.

Le iniziative sono a cura del Laboratorio di storia di Rovereto con il supporto organizzativo di Fosca Leoni.

Partner: Fondazione Caritro, Comune di Rovereto

Con il sostegno di: Comunità della Vallagarina e la Sezione ANPI “Angelo Bettini” Rovereto – Vallagarina.

 

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