Ich, Kerschbaumer – 11 gennaio 1962 – 1°

Ora che due prigionieri politici sono morti nel giro di due mesi a causa delle torture, il vescovo Joseph Gargitter ieri ha finalmente preso posizione con una lettera pubblica e, insieme al vescovo ausiliario Josef Forer, ha fatto visita al vice commissario Puglisi a Bolzano.
Ma dal modo in cui è scritta la lettera, si può supporre che i due alti prelati siano stati molto diplomatici e riservati e che noi prigionieri possiamo continuare a non aspettarci alcun aiuto da parte della Chiesa.
Tra le altre cose, nella lettera si legge „[…] È mio dovere di vescovo […] condannare ogni atto illegale di violenza, da chiunque e su chiunque sia compiuto, come contrario all’ordine morale cristiano“.
Che Gargitter consideri la tortura immorale solo in senso cristiano è uno schiaffo per noi prigionieri. Per peggiorare le cose, alla fine della lettera scrive: „Possa la provvidenza di Dio far sì che questi dolorosi eventi contribuiscano a ristabilire presto condizioni più serene e felici nella nostra terra“.
Per me è davvero un mistero come la tortura possa contribuire a creare „condizioni più felici“ …
Fonte testo: Otto Scrinzi, Chronik Südtirol 1959-1969, pagina 268
Fonte fotografica: Otmar Parteli, Südtirol 1918 bis 1970, Geschichte des Landes Tirol volome 4/1, pagina 532 – dettaglio






