von mas 25.12.2021 20:58 Uhr

In memoria di Josef Anegg

Il Freiheitskämpfer è mancato giovedì; arrestato nel luglio del 1961, era stato orribilmente torturato. Il ricordo del Südtiroler Heimatbund

Josef Anegg di Kurtatsch fu arrestato il  17 luglio 1961; aveva trent’anni e di mestiere faceva il calzolaio.  In una lettera fatta uscire di nascosto dalla prigione e indirizzata alla Südtiroler Volkspartei, Anegg aveva  raccontato le torture subite nella caserma dei carabinieri di Kurtatsch

Aveva ricevuto „molti schiaffi in faccia, pugni allo stomaco, alle costole, ai genitali“ – scriveva –  „Mi hanno bruciato le labbra, i capezzoli, i genitali e le mani con una sigaretta accesa.  Mi hanno bruciato i peli dei  genitali con un fiammifero e li hanno strappati via con un paio di pinze piatte. Con le stesse pinze mi hanno strappato i peli delle ascelle e del petto, e poi me le hanno passate su e giù per le costole a sinistra e a destra.  Mi hanno fatto piegare e uno dei carabinieri  minacciava di  penetrarmi ma poi non l’ha fatto, invece mi hanno strappato i capelli con le pinze“.

Per tre volte gli hanno sputato in bocca costringendolo a ingoiare tutto. Lo hanno pizzicato con le pinze e lo hanno  colpito ripetutamente alla testa con il caricatore della mitragliatrice fino a farlo crollare a terra.

„Con una barra di ferro in bocca (lunga 50 cm) e le mani alzate, ho dovuto piegarmi sulle ginocchia fino a cadere… Hanno cosparso di terra la scopa della cucina e poi me l’hanno messa in bocca, picchiandomi poi le mani, le orecchie e la testa“.

Nonostante le terribili torture, Anegg non si era lasciato piegare a firmare una „confessione“. Così, dopo circa cinque mesi di prigione, il 23 dicembre 1961 dovette essere rilasciato e non poté essere processato per mancanza di prove. +

Josef Anegg non si è mai vantato pubblicamente del suo atteggiamento, ma gli ex compagni di prigionia hanno confermato più volte di aver visto terribili tracce di torture sul suo corpo mentre era ancora in custodia.

Nel gennaio del 1962, il suo rapporto sulle torture fu uno dei primi due ad essere letto ad alta voce in Consiglio Regionale  dal consigliere regionale e avvocato dei detenuti dottor Sandro Canestrini di Rovereto. Solo allora la tortura divenne di dominio pubblico.

Josef Anegg,  che in paese era chiamato anche Egger Peppi, poi si sposò e fu padre di due figli.  Fu un eccellente alpinista, e socio fondatore della Sezione di Kurtatsch dell’Alpenverein. La  Schützenkompanie Kurtatsch lo aveva nominato membro onorario per il suo impegno per la Heimat.

Le esequie di Josef Anegg si terranno martedì 28 dicembre alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Kurtatsch dove (lunedì alle 19.00 e martedì alle 14.00) verrà recitato il Santo Rosario.

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