Rifiuti solidi urbani, il problema discariche

Il prossimo esaurimento dei volumi disponibili nella discarica di Ischia Podetti, a Trento, l’unica attualmente attiva sul territorio provinciale, ha posto la necessità di individuare nel breve periodo nuove soluzioni per lo stoccaggio della frazione non riciclata di Rsu-Rifiuti solidi urbani, in attesa di individuare le modalità tecnologiche più innovative per la chiusura del ciclo e quindi lo smaltimento finale del residuo, che saranno indicate nel Quinto aggiornamento al Piano generale dei rifiuti.
Una delle decisioni assunte riguarda la riapertura delle discariche Rsu di Imer e Monclassico, le uniche sul territorio provinciale non esaurite, e già autorizzate in passato, che presentano quindi volumi ancora disponibili.
Di questo si è parlato lunedì a Dimaro, in un incontro pubblico concordato dalla Provincia, con il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina, assieme ai dirigenti e tecnici del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione e a quelli di Adep, e l’amministrazione comunale, con altri sindaci dei Comuni limitrofi, a cui hanno partecipato molti cittadini.  Martedì, invece, analogo incontro anche ad Imer, con gli amministratori locali.
L’impegno della Provincia e dell’assessorato, ha detto il vicepresidente Tonina, al fine di rassicurare la popolazione riguardo a possibili disagi causati da queste possibili riaperture, che dureranno solo per il tempo strettamente necessario, è massimo.
“Nonostante i risultati raggiunti sul fronte della raccolta differenziata, pari attualmente al 77% del rifiuto totale, e nonostante l’accordo con il Sudtirolo per conferire una parte del rifiuto residuo nel termovalorizzatore di Bolzano – ha detto ancora Tonina – rimane una frazione di rifiuto che dobbiamo gestire autonomamente. Ciò è previsto dalle normative europee, ma rappresenta per noi anche un impegno etico, che abbiamo il dovere di sostenere. Sul breve periodo, la possibile riapertura delle discariche di Monclassico e Imer, la cui attività era stata sospesa nel 2014, rappresenta un contributo importante alla gestione del problema. Contestualmente, stiamo avviando la realizzazione di un nuovo catino Nord, ovvero un nuovo bacino di discarica, a Ischia Podetti, in grado di stoccare una quantità significativa di rifiuti nei prossimi anni, che sarà pronto entro il 2023. Al tempo stesso, guardiamo già oggi oltre l’emergenza, in collaborazione con il Comune di Trento e con il supporto dell’Università di Trento e di FBK, puntando all’utilizzo delle tecnologie più evolute oggi esistenti per il trattamento dei rifiuti residui“.






