von Vanessa Pacher 18.06.2021 06:50 Uhr

Camminando – Uno sguardo privilegiato sul Lago di Caldonazzo

Salita a Monte Cimone

La località di Caldonazzo, in Valsugana, è rinomata soprattutto per il suo lago. Meta turistica per eccellenza nelle estati della Valle, richiama turisti perlopiù dal nord Europa per le sue spiagge e la pista ciclabile che costeggia il lago. Tuttavia vi è un’escursione, poco conosciuta ma davvero affascinante, che consente di godere della vista del lago da una prospettiva sopraelevata e, come spesso accade per chi accetta il compromesso della fatica, privilegiata. Il lusso della vista del lago dall’alto si ottiene salendo il sentiero n. 225 che da Caldonazzo si inerpica ripido prima nel bosco, per poi costeggiare la roccia e regalare scorci paesaggistici mozzafiato sulla Vallata e sul lago di Caldonazzo, fino a condurre alla cima del Monte Cimone.

Seguendo il percorso nel bosco si lascia ben presto la panoramica vista del lago dietro le spalle per concentrare tutte le forze nella salita del Sentiero dei Piani, n.225, il quale sempre più ripido sale il pendio della montagna, aggira la roccia e raggiunge un prato, unico punto pianeggiante del percorso. Da lì, infatti, il sentiero si fa ancora più pendente serpeggiando nel bosco e risalendo tra gli alberi il pendio del monte che accoglie l’escursionista dopo una salita di poco meno di due ore per un dislivello di circa 1061m. La croce alla cima del Monte Cimone quasi si nasconde fra i rami degli alberi, ma non manca una sosta prima di ripartire e imboccare il sentiero per ridiscendere a valle.

Dal monte, infatti, è possibile percorrere il sentiero del Tamazol, n. 222, che consente di compiere un anello, il quale poco dopo una prima discesa ripida nel bosco regala all’escursionista delle panoramiche straordinarie sul lago di Caldonazzo e sulla Valsugana. Il sentiero, infatti, costeggia la montagna e, grazie a diversi punti panoramici, tra cui il Belvedere Polsa del Vescovo, consente una vista dall’alto della Valle sottostante con i suoi paesi, le catene montuose a farne da cornice e i suoi campi coltivati. La discesa a valle diventa agevole e veloce quando il sentiero n. 222 si ricongiunge al sentiero n.225 fino a raggiungere il punto di partenza.

Ci sono escursioni, come questa, in cui la fatica si sente prepotente, sembra quasi porre un freno, addirittura ostacolare l’ascesa, ma contro di essa lotta la volontà di raggiungere la cima, per quell’incrollabile desiderio dell’uomo di raggiungere il punto più alto possibile, da cui si sa che si potrà vedere ciò che sta sotto di noi con occhi diversi, quelli che si avvicinano un po‘ di più alla purezza del cielo, senza filtri, e con la pace dell’aria rarefatta dell’altura.

Vanessa Pacher

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