Camminando – Il rumore dell’acqua

Nella natura i suoni e i rumori ci accompagnano lungo i nostri cammini.
Nel nostro silenzio, camminiamo in compagnia di una colonna sonora composta dalle note di un’orchestra sinfonica naturale: voci di animali si alternano al fruscio del vento che accarezza le chiome degli alberi e i petali dei fiori. Ma a sovrastare la musica della natura, è lo scrosciare inesorabile delle acque di fiume e di torrente che, in una melodia di prepotenti suoni, silenziatori tutti gli altri rumori, avvolge l‘escursionista in un turbinio di note.
Le acque dei torrenti di monte  scorrono veloci e, ribelli agli ostacoli di rocce e massi, si fanno strada in una lunga discesa tortuosa per approdare alla calma piatta e serena dei larghi fiumi e infine del mare.Â
Passeggiando lungo il sentiero Don Cesare Refatti, che sale da Olle, poco sopra Borgo Valsugana, e raggiunge altopiano della Val di Sella, si costeggia, in un susseguirsi di paesaggi rocciosi e ponti lignei, il torrente Moggio. Le sue acque nel loro violento scrosciare, tra cascate e rapide, concentrano totalmente la mente di chi vi cammina affianco.  Quasi come un suono ipnotico attraggono la vista, che rimane abbagliata grazie al colore cristallino che le contraddistingue. Ma è quasi impossibile specchiarsi in esse, troppo veloce è la loro corsa alla pace e alla serenità del mare.Â
Ed è proprio alla musica dell’acqua, al suo scorrere inesorabile, senza poter mai tornare indietro, ma procedendo sempre oltre, dal turbinio vorticoso alla piatta calma di orizzonte senza limiti e confini, che l’escursionista guarda, quasi come se nella sua immagine volesse riporre i suoi desideri e le sue speranze: quel voler andare avanti e scorrere come l’acqua, dalla tortuosa e limitata realtà del presente alla piatta e libera serenità di uno sconosciuto futuro, verso cui inevitabilmente approderà . Â

Vanessa Pacher






