Maurizio Panizza e il „Trentino da raccontare“

Esce domani nelle librerie l’ultimo libro dello scrittore Maurizio Panizza, il cronista della Storia e soprattutto delle „piccole“ storie, i destini individuali che prese tutte insieme offrono uno sguardo diverso e particolare sulle vicende della nostra Terra. Stavolta si tratta di una raccolta di indagini storiche di cui spesso Panizza ha già fornito un’anteprima, negli scorsi mesi, anche per i lettori di UT24.
La filosofia è appunto quella del cronista appassionato di Storia & Storie, che vuole creare un ponte fra presente e passato. Infatti, in ogni circostanza del presente c’è sempre una linea sottile che ci unisce al passato e ci fa crescere: è la linea della memoria che passa, appunto, anche attraverso i racconti. Fortunato, è da dire, chi sa cercare questo legame e coltivarlo con passione perchè avrà un occhio in più per leggere e comprendere il presente, quello proprio e quello collettivo della comunità a cui appartiene.
Questo libro porta con sé lo stesso spirito e in più ha l’ambizione di dare risposte utili alla conoscenza e al ricordo. La narrazione è quindi un vero tuffo nel passato attraverso una raccolta di storie pressoché sconosciute che conducono i lettori nei tempi che vanno dalla metà dell‘800 fino alla prima metà del ‘900. Sono lievi monografie che narrano vicende di vita, ma talvolta anche di morte, perché sono quelle più tragiche che spesso rimangono scritte sui giornali, nei libri, nella memoria collettiva.
Qui trova spazio, ad esempio, la leggenda del “Sasso dei bimbi” di Torbole (ecco il link all’articolo pubblicato su UT24: QUI I BIMBI NON PIANGONO PIU‚) oppure l’uccisione del preside del liceo di Rovereto e di sua nipote allo scoccare del 1900, ma anche il naufragio in Brasile di un piroscafo sul quale nel 1927 era imbarcato un giovane di Volano. Ma ci sono pure le tristi vicenda di Chiarina Beltrami che in quegli stessi anni, a Mori, venne uccisa “due volte” e quella di Italia Spagnolli, che cercò la libertà ma trovo la morte (IL PREZZO DELLA LIBERTA‘) E poi l’amore di una baronessina nato a fine Ottocento grazie alla costruzione della ferrovia per Riva del Garda (MAR, UN AMORE DI FERROVIA – 1° PARTE e SECONDA PARTE) e la triste fine di Francesco Secondo di Borbone, che morì proprio qui in Tirolo, a Arco (UN RE SFORTUNATO)
Trenta racconti corredati di fotografie e di documenti d’epoca: tutte tessere di uno stesso mosaico, pagine intense di umanità che nel corso della lettura faranno scoprire, accanto a storie di altri tempi, anche “profili” di personaggi che qualcosa di importante e di unico da raccontare. Soprattutto che, attraverso le loro „piccole storie“ raccontano la Storia di una Terra complessa ma per questo estremamente viva: la nostra.
Il libro, dicevamo, da domani sarà disponibile nelle librerie. In quelle „reali“ dove vi consigliamo di passare, ma anche (di questi tempi, meglio avere sottomano pure questa opzione) in quelle virtuali, come Athesia Buch, Feltrinelli, Lehmans, IBS e l’onnipresente Amazon.






