Tracce di fede – Da Varcè verso Sopracqua
Tracce di fede, indelebili. Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese. A volte sono segni importanti, dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità , altre ancora sono il risultato elementare del proprietario del fondo o del maso.
Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede. Semplice, a volte addirittura infantile, ma profonda. Sono tracce che hanno resistito nei secoli a intemperie, guerre, modernità . E che fortunatamente resistono ancora.
Siamo ancora in Val Rendena, ma sulla sponda opposta della Sarca. Oggi seguiamo la vecchia strada che collega Bocenago con Massimeno, il primo paese della Curazia di Sopracqua, passando fra prati verdi, alberi maestosi, antichi masi, accompagnati dalla memoria e dalle leggende attorno a Varcè, il paese reso fantasma dalla peste del 1630.  Tracce di fede ma anche di storia: l’ultima foto raffigura il cartiglio affrescato sulla casa comunale. Gli antichi statuti parlano anche agli amministratori di oggi e lo fanno con parole chiarissime.