von mas 11.09.2020 08:00 Uhr

11 settembre, Diada Nacional de Catalunya

Una celebrazione diversa, quest’anno, ridimensionata e decentralizzata  a causa del Coronavirus

L’undici settembre si ricorda la caduta di Barcellona, avvenuta nel 1714, durante la guerra di Secessione spagnola.  Negli ultimi otto anni, la „Diada“ è diventata ancora di più la celebrazione dell’identità catalana.   Nel 2012, chiamate in piazza  e per le strade dall’Assemblea Nazionale Catalana, sotto il motto „Catalunya, il nuovo stato d’Europa“ a Barcelona sfilarono pacificamente quasi due milioni di persone.

Numeri simili nel 2013, quando venne formata una catena umana lunga 400 chilometri: si aprirono per essa anche le porte del Camp Nou, e l’infinita teoria di gente che si teneva per mano attraversò anche uno dei simboli della capitale catalana; e nel 2014, con il pensiero fisso alla prima consultazione ufficiosa sull’indipendenza, che si sarebbe tenuta a novembre.

 

Negli anni successivi, ancora tantissime persone a sfilare per le strade di Barcelona e delle altre maggiori città catalane, fra esteladas, magliette, sciarpe, bandiere gialle, ormai diventato il colore dell’indipendenza, fino al 2017, con la Diada in bilico fra il dolore per l’attentato sulle Ramblas e la speranza per il referendum del primo ottobre: come sia andata, lo sappiamo bene.

Nel 2018 la gente della Diada era in strada una volta di piu per chiedere la liberazione dei prigionieri politici, lo scorso anno si attendeva con ansia e apprensione la sentenza che, pronunciata un mese dopo, avrebbe scatenato dure proteste e repressioni ancora più violente che quelle viste durante il referendum del 2017.

Oggi è una Diada diversa: la Catalunya sta lottando con la seconda ondata epidemica e i movimenti indipendentisti hanno preparato una serie di eventi decentralizzati e diffusi per evitare l’ammassamento di tante persone.  Ma anche se „strana“ in un anno altrettanto „strano“, la Diada si celebra anche quest’anno. Ed anche noi, sulle pagine di UT24,  oggi esponiamo la Estelada.

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