Camminando – Le suggestioni del Lago di Calaita

Un cielo trapunto di stelle è il sogno di ogni bambino che diventa adulto. Nelle ore notturne di primavera, quando tutto ciò che ci circonda è avvolto da una coperta di oscurità , volgere lo sguardo verso l’unica fonte di luce possibile, il cielo, dona un’appagante sensazione di libertà , un senso di levitazione verso ciò che è incontaminato, perfetto nella sua immagine. E’ da tempi remoti che l’uomo è attratto dal cielo notturno tempestato di stelle, punti luminosi su cui l’uomo ripone le proprie angustie e i propri sentimenti, i propri desideri e propri ricordi. Nel mistero dell’infinito celeste si ricongiunge, in mistico abbraccio, l’uomo e il bambino che è stato. Perché è sollevando il volto verso il cielo che il bambino scopre le meraviglie della Terra in cui vive, ripone i propri sogni e vive la propria fervida immaginazione, ed è nello stesso cielo che l’adulto può rivedere quegli stessi sogni, quelle stesse meraviglie di cui è stato l’artefice e può, in uno sguardo, riscoprire se stesso.
Nella società odierna è assai difficile poter godere ancora di viste su cieli stellati, poiché l’inquinamento luminoso provocato dalle zone urbane crea una velatura opaca che riduce notevolmente lo spettacolo della natura celeste. Tuttavia, vi sono luoghi in cui è ancora possibile godere della vista di un cielo stellato, incontaminato e luminoso. Tra di essi, di notevole suggestione è la zona nei pressi del Lago di Calaita, nella Valle del Lozen, a 1600 metri di altitudine.
Luogo conosciuto per le numerose escursioni che da lì si dipartono, tra le quali degne di nota sono la salita a Cima Folga (https://www.unsertirol24.com/2020/04/17/camminando-cima-folga/), l’escursione a Cima Tognola (seguendo inizialmente il sentiero CAI 350 fino a Malga Scanaiol e salendo poi verso Cima Tegnazza) e il caratteristico laghetto di Pisorno (sempre seguendo il sentiero CAI 347 per 2.30 di camminata), il Lago di Calaita, consente al suo visitatore di poter entrare in contatto direttamente con la realtà incontaminata delle acque del lago, che di giorno e di notte, rispecchiano la natura rigogliosa circostante, creando un gioco di riflessi in grado di moltiplicare le bellezze del luogo.
Da Forcella Calaita, raggiungibile dal rifugio Miralago Calaita in direzione nord, dopo circa 1,5 km, si giunge inoltre ad un punto panoramico che apre la vista sul gruppo delle Pale di San Martino, con il Sass Maor, che notte e giorno si rivela maestoso anche da questa particolare angolazione. E’ possibile intraprendere questo percorso anche in notturna, appunto, per poter vivere l’esperienza di una notte con vista sulle Pale, incorniciate da un cielo stellato.
Un altro punto panoramico è raggiungibile sempre da Forcella Calaita, ma in questo caso è consigliata una risalita diurna. Si tratta del percorso che dalla Forcella, proseguendo verso sinistra, raggiunge, seguendo il sentiero n.351 A, Spiz del Doch da cui si può ammirare la Valle del Primiero. Da qui si potrebbe proseguire verso Cima Bedolè, tuttavia il percorso non è più accessibile a seguito della tempesta Vaia.






